La corte pakistana ha emesso la sesta condanna contro Imran Khan e sua moglie Bushra Bibi
La sesta condanna: dettagli della sentenza Toshakhana-2
Il 20 dicembre 2025, una corte speciale dell'Agenzia Federale di Indagine (FIA) di Rawalpindi ha condannato l'ex primo ministro pakistano Imran Khan e sua moglie Bushra Bibi a 17 anni di carcere ciascuno nel caso Toshakhana-2. Questa vicenda ruota attorno all'acquisto sottocosto di regali di lusso ricevuti da dignitari stranieri durante il mandato di Khan, depositati nel Toshakhana, il repository statale per i doni ufficiali. La corte ha imposto anche una multa combinata di 16,4 milioni di rupie pakistane, con rischio di detenzione aggiuntiva in caso di mancato pagamento. La sentenza è stata pronunciata nella prigione ad alta sicurezza di Adiala, dove Khan è detenuto dal 2023.
La condanna si compone di 10 anni per violazione del codice penale pakistano in materia di fiducia criminale e 7 anni per norme anticorruzione. Secondo fonti giudiziarie, il giudice ha considerato l'età di Khan, 73 anni, e il genere di Bushra Bibi per applicare una 'visione indulgente' nella quantificazione della pena. Khan e sua moglie hanno negato ogni accusa, definendo il processo 'fabbricato e politicamente motivato'. Questa è la sesta condanna per l'ex cricketer, che sta già scontando 14 anni in un altro caso di corruzione immobiliare, con la nuova pena che scatterà solo dopo.
Il verdetto ha ignorato, secondo gli avvocati di Khan, le difese presentate, annunciandolo senza ascoltare pienamente la parte difesa. Il portavoce del PTI, Zulfiquar Bukhari, ha criticato la decisione come una 'reinterpretazione retroattiva delle regole' senza prova di intento criminale o danno allo Stato. La famiglia di Khan, inclusa la sorella Aleema, è stata esclusa dall'udienza, alimentando accuse di irregolarità procedurali.