A Cava de' Tirreni, il 21 dicembre 2025, Anna Tagliaferri, 40 anni, titolare della Pasticceria Tirrena, è stata accoltellata a morte dal compagno Diego Di Domenico, che si è poi suicidato. La madre anziana ha assistito impotente. Il sindaco ha sospeso le feste natalizie in segno di lutto.
La tragedia in via Ragone
Nel pomeriggio del 21 dicembre 2025, intorno alle 16.30, un appartamento in via Ragone a Cava de' Tirreni è stato teatro di un duplice dramma. Diego Di Domenico, 40 anni, ha accoltellato ripetutamente la compagna Anna Tagliaferri, colpendola con 7-8 fendenti, prima di salire sul tetto e lanciarsi nel vuoto, morendo sul colpo. La donna, trasportata d'urgenza all'ospedale locale, è deceduta poco dopo per le gravi ferite. L'episodio ha sconvolto la comunità salernitana, evidenziando la tragica escalation di una lite familiare.
La madre di Anna, una donna di 75 anni, ha assistito impotente all'aggressione, tentando di interporsi e riportando ferite lievi. Soccorsa dai medici, l'anziana non è in pericolo di vita, ma il trauma psicologico è incalcolabile. I carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore stanno indagando sulla dinamica esatta, avvalendosi di autopsie e testimonianze per chiarire se i due convivessero o fossero in fase di separazione. Le prime ricostruzioni puntano a un litigio scoppiato dopo un pranzo condiviso.
Il primo cittadino Vincenzo Servalli si è recato immediatamente sul posto, esprimendo sgomento sui social e annunciando la sospensione di tutte le iniziative natalizie. 'Uccide la compagna, nota imprenditrice cavese, ferisce la madre di lei e si suicida buttandosi nel vuoto', ha scritto, comunicando l'accaduto alla popolazione. Questo gesto simbolico riflette il dolore collettivo e l'urgenza di affrontare il fenomeno della violenza di genere.
Chi era Anna Tagliaferri
Anna Tagliaferri, 40 anni, era una figura di spicco a Cava de' Tirreni, titolare dell'Antica Pasticceria Tirrena, un'attività familiare giunta alla quarta generazione. Nota per la sua dedizione alla tradizione dolciaria cavese, aveva ricevuto un premio dal Comune lo scorso novembre, proprio dalle mani del sindaco Servalli, per il ruolo di custode di questa eredità. La sua passione per il lavoro la rendeva amata e rispettata in città.
Poche ore prima della tragedia, Anna aveva postato sui social l'ultima storia, condividendo un momento di quotidianità legato alla sua pasticceria o alla vita familiare. Questo dettaglio, emerso da testimonianze locali, aggiunge un velo di amarezza: un'esistenza piena di impegno professionale interrotta bruscamente. Amici e conoscenti la descrivono come una donna energica, madre e imprenditrice, simbolo di resilienza femminile.
La perdita di Anna non è solo personale, ma colpisce l'economia locale: la Pasticceria Tirrena era un punto di riferimento per la comunità, sinonimo di qualità e tradizione. Il suo omicidio-suicidio solleva interrogativi su dinamiche relazionali nascoste, con fonti che indicano i due non convivessero stabilmente, forse in un contesto di tensioni irrisolte.
Le indagini e la dinamica dei fatti
I carabinieri di Nocera Inferiore hanno posto sotto sequestro l'appartamento in via Ragone, eseguendo rilievi tecnici per ricostruire l'accaduto. L'autopsia su entrambi i corpi chiarirà il numero esatto di ferite e la sequenza temporale, mentre la madre testimone fornirà dettagli cruciali. Non emergono moventi immediati, ma si ipotizza un litigio degenerato in raptus violento.
Secondo le prime versioni, dopo un pranzo insieme, l'alterco sarebbe esploso per futili motivi, culminando nell'aggressione con coltello. Diego Di Domenico, dopo aver ferito Anna davanti alla madre, si è diretto verso il balcone o il tetto, gettandosi da un'altezza fatale. Le discrepanze tra fonti – alcuni parlano di finestra, altri di tetto – saranno risolte dai periti, ma il quadro resta quello di un femminicidio-suicidio classico.
Le indagini escludono terzi coinvolti, focalizzandosi su aspetti psicologici e relazionali. Esperti sottolineano come questi casi spesso nascostino storie di controllo possessivo, con l'uomo incapace di accettare cambiamenti nella coppia. Il contesto festivo natalizio amplifica il senso di tragedia, con la comunità chiamata a riflettere su prevenzione.
Impatto sulla comunità e riflessioni
Cava de' Tirreni è sotto shock: la sospensione delle attività natalizie da parte del sindaco Servalli simboleggia il lutto collettivo per la morte di Anna Tagliaferri, pilastro economico e sociale. La pasticceria familiare, ora orfana della titolare, rischia di chiudere, lasciando un vuoto nei cuori dei cavesi abituati ai suoi dolci tradizionali.
Questo ennesimo femminicidio del 2025 si inserisce in una scia preoccupante, come i casi di Ilaria Sula o Cinzia Pinna, dove ex partner agiscono per possesso o rifiuto della separazione. La comunità discute di sensibilizzazione, con appelli a centri antiviolenza e educazione scolastica per prevenire tragedie simili. L'ultimo post di Anna sui social, poche ore prima, rammenta la fragilità della vita.
Le autorità locali promuovono iniziative per il supporto alle vittime di violenza domestica, enfatizzando segnali di allarme come liti frequenti o isolamento. La storia di Anna invita a una vigilanza collettiva: denunciare precocemente può salvare vite. Mentre le indagini proseguono, Cava piange una donna exemplare, sperando in cambiamenti strutturali contro il femminicidio.
