L'Uomo che Sfida i Cartelli Messicani: Una Nuova Strategia?

Pubblicato: 20/12/2025, 09:51:594 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Esteri
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L'Uomo che Sfida i Cartelli Messicani: Una Nuova Strategia?

L'Ascesa di un Nuovo Protagonista nella Guerra alla Droga

La lotta contro i potenti Cartelli della droga messicani è una saga decennale costellata di successi effimeri e di una violenza ciclica che ha logorato lo stato e la società civile. Per anni, la strategia predominante, spesso incoraggiata da Washington, si è concentrata sulla cattura dei leader di alto livello, una tattica nota come decapitazione. Tuttavia, questa metodologia ha invariabilmente portato a una frammentazione delle organizzazioni criminali, generando nuove fazioni più aggressive e meno prevedibili, come il Cartello di Sinaloa e il Cartello di Jalisco Nuova Generazione (CJNG). In questo contesto di stallo, emerge la figura di Andrés Manuel López Obrador, noto come AMLO, il Presidente del Messico, la cui approccio ha rappresentato una netta deviazione dalle politiche precedenti. La sua filosofia, riassunta nello slogan “Abrazos, no balazos” (Abbracci, non proiettili), mirava a risolvere le cause profonde della criminalità – povertà e mancanza di opportunità – piuttosto che affrontare solo i sintomi attraverso la forza militare.

La Controversa Strategia degli "Abbracci"

La scommessa di AMLO si è rivelata estremamente polarizzante. Invece di schierare massicciamente l'esercito contro i gruppi criminali, il presidente ha cercato di ridurre la loro base di reclutamento offrendo programmi sociali e opportunità di lavoro ai giovani a rischio. Questa strategia, sebbene lodabile nelle sue intenzioni umanitarie, è stata criticata per aver concesso ai cartelli troppo spazio operativo. Analisti di sicurezza, come quelli del Council on Foreign Relations, hanno spesso sottolineato come la riduzione degli scontri diretti ad alta intensità non equivalga a una sconfitta delle organizzazioni, ma piuttosto a una loro normalizzazione in alcune regioni. Il problema principale risiede nel fatto che i cartelli non sono solo trafficanti di droga; sono diventati attori economici complessi, infiltrati nelle catene di approvvigionamento legali e illegali, e capaci di esercitare un controllo territoriale che supera quello dello Stato in molte aree rurali.

La Sfida della Sicurezza e la Crisi della Fiducia Istituzionale

Il vero banco di prova per qualsiasi leader messicano è la capacità di ripristinare la fiducia nelle istituzioni di sicurezza locali e federali. La corruzione endemica ha storicamente permesso ai cartelli di operare con impunità, cooptando forze di polizia e funzionari governativi. AMLO ha tentato di centralizzare il controllo attraverso la Guardia Nazionale, un corpo di sicurezza di nuova istituzione, ma anche questa forza ha affrontato accuse di infiltrazione e inefficacia in alcune operazioni chiave. Un rapporto recente di Human Rights Watch ha evidenziato come la militarizzazione della sicurezza pubblica, pur essendo una risposta immediata alla crisi, abbia spesso portato a violazioni dei diritti umani senza risolvere il problema strutturale della giustizia. La capacità di "sconfiggere" i cartelli non dipende solo dalla forza bruta, ma dalla capacità di smantellare le loro reti finanziarie e politiche sotterranee.

Il Fattore Internazionale e la Pressione degli Stati Uniti

Nessuna strategia messicana può prescindere dalla dinamica transfrontaliera con gli Stati Uniti. La domanda di stupefacenti, in particolare il fentanyl, continua a finanziare in modo esponenziale le operazioni dei cartelli, rendendo la dipendenza americana un fattore di potere cruciale per le organizzazioni criminali. Sebbene ci siano stati sforzi di cooperazione, come l'iniziativa Bicentennial Framework tra Messico e USA, la divergenza di priorità rimane palpabile. Mentre Washington spinge per l'eradicazione delle coltivazioni e il sequestro di precursori chimici provenienti dall'Asia, AMLO è riluttante ad adottare tattiche di sradicamento forzato che potrebbero alienare le comunità rurali da cui trae sostegno politico. Secondo l'analisi di think tank focalizzati sulla politica estera, come il Brookings Institution, il successo a lungo termine richiede un approccio coordinato sulla riduzione della domanda negli Stati Uniti e una maggiore trasparenza sui flussi finanziari transfrontalieri, aspetti che rimangono parzialmente irrisolti.

Prospettive Future: Oltre la Sconfitta Militare

La domanda se un singolo uomo possa "sconfiggere" i cartelli è forse mal posta. Le organizzazioni criminali sono diventate entità quasi statali in alcune aree, con economie parallele e sistemi di giustizia propri. La vera vittoria non sarà probabilmente una singola operazione militare, ma un lento processo di erosione della loro legittimità sociale ed economica. Ciò richiederà non solo la continuazione degli investimenti sociali promossi dall'attuale amministrazione, ma anche una riforma radicale del sistema giudiziario e una purga persistente della corruzione a tutti i livelli. Fino a quando lo Stato messicano non sarà in grado di offrire sicurezza e opportunità in modo più efficace e credibile dei gruppi criminali, la lotta continuerà, indipendentemente dall'uomo al timone della nazione. Il cambiamento duraturo richiederà anni, forse decenni, e supererà il mandato di qualsiasi singolo presidente.

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