A Cremona
La dinamica del raggiro
In una tranquilla mattinata del 2 dicembre, in via XX Settembre a Cremona, una coppia di anziani pensionati riceve una telefonata-trappola. Un uomo, spacciandosi per Carabiniere, avverte l'87enne che la sua auto è stata coinvolta in un furto presso una gioielleria vicina. Per verificare, lo convince a uscire di casa, lasciando la porta socchiusa. Nel frattempo, il complice entra nell'abitazione fingendosi anch'egli un agente delle forze dell'ordine, guadagnando la fiducia della moglie con pretesti di controlli di sicurezza.
Una volta dentro, i due falsi Carabinieri spintonano e intimoriscono gli anziani, sottraendo in fretta gioielli di famiglia e contanti. Il bottino include oro valutato 9.232,50 euro e 1.295 euro in denaro, per un totale vicino ai 17mila euro stimati sommando le perizie. Questa tecnica, nota come 'truffa dello specchietto' o 'finto Carabiniere', sfrutta la credibilità delle uniformi e l'ingenuità delle vittime, spesso over 80, prese alla sprovvista dall'urgenza simulata.
L'operazione è fulminea: i malviventi, un 30enne e un 29enne originari di Napoli, nascondono il maltolto in un'auto noleggiata ferma poco distante. Un berretto di lana sotto il sedile cela i gioielli, mentre i contanti sono infilati altrove. Proprio questa fretta li tradisce, poiché i veri Carabinieri, appostati per contrastare furti e raggiri, notano l'auto sospetta e intervengono tempestivamente.
