L'Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha annunciato le shortlist per 12 categorie degli Oscar 2026, rivelando i primi favoriti come Sinners e Wicked: For Good. L'Italia è esclusa dal Miglior Film Internazionale, ma la corsa continua verso le nomination del 22 gennaio 2026.
L'Annuncio Ufficiale delle Shortlist
L'Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha reso note le prime shortlist per la 98ª edizione degli Oscar 2026, annunciate nella serata del 16 dicembre 2025 ora italiana. Queste selezioni preliminari riguardano 12 categorie tecniche e artistiche, tra cui cortometraggi d'animazione, casting, fotografia e documentari. I membri dell'Academy sono ora chiamati a visionare i film selezionati per votare le cinque nomination finali per ciascuna categoria, aprendo così la fase cruciale della awards season. Film come Sinners e Wicked: For Good dominano con multiple menzioni, segnalando potenziali protagonisti della serata degli Oscar.
Le shortlist rappresentano un passo fondamentale nel processo di selezione, riducendo centinaia di candidature a liste più gestibili di semifinalisti. Questa edizione, che culminerà con la cerimonia nel marzo 2026, promette già sorprese e conferme grazie a produzioni di alto profilo da Hollywood e oltre. L'annuncio ufficiale è consultabile sul sito dell'Academy, che conferma le date chiave come le nomination del 22 gennaio 2026. Tali elenchi non solo orientano le previsioni degli esperti, ma influenzano anche le strategie di marketing dei film in corsa.
Tra le novità procedurali, l'Academy ha enfatizzato l'importanza della visione obbligatoria per i votanti, garantendo un processo equo e informato. Queste shortlist, spesso indicative delle tendenze future, hanno storicamente previsto vincitori in categorie competitive. Per gli appassionati, questo momento segna l'inizio di un'intensa stagione di analisi e dibattiti sui potenziali trionfatori.
Miglior Film Internazionale: L'Italia Fuori dai Giochi
Nella categoria Miglior Film Internazionale, l'Italia non ce l'ha fatta con Familia di Francesco Costabile, escluso dalla shortlist di 15 titoli. Tra i selezionati spiccano Sentimental Value dalla Norvegia, Palestine 36 dalla Palestina, No Other Choice dalla Corea del Sud, Sirât dalla Spagna e The Voice of Hind Rajab dalla Tunisia. Questi film, rappresentando diversità culturali e narrative, competono per le nomination finali, riflettendo temi globali come identità, conflitto e resilienza.
Altri contendenti includono Left-Handed Girl da Taiwan, Late Shift dalla Svizzera e The President's Cake dall'Iraq, offrendo un panorama ricco di voci internazionali. L'esclusione italiana, pur deludente, non è rara in una categoria sempre più competitiva, dove oltre 100 paesi sottopongono candidature. Sentimental Value di Joachim Trier si distingue per la presenza anche in altre shortlist, come casting e fotografia, rafforzandone le chance complessive.
Questa selezione preliminare evidenzia un'attenzione crescente verso il cinema mediorientale e asiatico, con titoli come All That's Left of You dalla Giordania e Homebound dall'India. Per l'Italia, l'assenza da questa categoria sposta l'attenzione su altre possibilità, come i corti animati con Playing God di Mattia Burani, mantenendo viva la presenza tricolore.
I Favoriti nelle Categorie Tecniche e Artistiche
Nelle categorie di casting e fotografia, emergono Frankenstein, Hamnet, Marty Supreme e Sinners, con quest'ultimo che guida con sette menzioni totali. Wicked: For Good e One Battle after Another completano un elenco dominato da produzioni Warner Bros. e A24, segnalando un anno forte per il cinema indipendente e blockbuster. La fotografia include titoli come La ballata di un piccolo giocatore, Bugonia e F1, premiando innovazioni visive.
Per i documentari, shortlist come The Quinta’s Ghost, Retirement Plan e The Shyness of Trees promettono storie toccanti e investigative. I cortometraggi d'animazione vedono Wild Summon e Playing God tra i selezionati, mentre il trucco e acconciature favorisce Sinners e The Smashing Machine. Queste categorie tecniche spesso premiano l'artigianato invisibile che eleva i film.
La colonna sonora originale elenca Avatar: Fire and Ash, Captain America: Il mondo nuovo e Frankenstein, con compositori rinomati in corsa. Similmente, il suono include Mission: Impossible – The Final Reckoning e Superman, riflettendo l'impatto dei franchise Marvel e DC. Tali shortlist delineano un panorama equilibrato tra originalità e spettacolo.
Canzoni Originali e Prospettive Future
La categoria miglior canzone originale presenta gemme come The Girl In The Bubble da Wicked: For Good, I Lied To You e Last Time (I Seen The Sun) da Sinners, e Golden da KPop Demon Hunters. Altre menzioni vanno a No Place Like Home e Train Dreams, mescolando pop, musical e indie. Queste tracce, spesso centrali per i film, potrebbero diventare hit oltre la cerimonia.
Con due fonti distinte che confermano questi elenchi, come Nerd al Quadrato e Showland News, le shortlist appaiono solide e indicative. Sinners emerge come il film più citato, seguito da Wicked: For Good, suggerendo duelli accesi nelle nomination finali. L'assenza di sorprese italiane non preclude speranze in altre aree.
Prospettivamente, queste shortlist impostano il tono per la awards season 2026, con le nomination del 22 gennaio che chiariranno i veri favoriti. Gli esperti prevedono che film come Sentimental Value e Sinners potrebbero dominare, influenzando anche altri premi come Golden Globe e BAFTA. La corsa agli Oscar continua, con nuovi annunci in arrivo.
Analisi e Impatto sulle Produzioni Hollywoodiane
L'impatto delle shortlist si estende oltre le categorie, influenzando visibilità e incassi. Film come Frankenstein di Netflix e Hamnet di Focus Features guadagnano momentum grazie a menzioni multiple in casting e fotografia. Questo effetto 'Oscar buzz' è ben documentato, con produzioni che intensificano campagne promozionali post-annuncio.
Sinners, diretto da Ryan Coogler, domina con presenze in casting, canzone e trucco, posizionandosi come contendente serio per major categorie. Wicked: For Good, sequel musicale, conferma il revival dei generi spettacolari. L'equilibrio tra indie come Marty Supreme e blockbuster come Avatar: Fire and Ash riflette la vitalità dell'industria.
Guardando avanti, queste shortlist stimolano dibattiti su diversità e innovazione. L'esclusione di certi titoli italiani solleva domande su rappresentanza, ma l'inclusione di voci globali arricchisce il discorso. La 98ª edizione promette un mix esplosivo di talenti emergenti e stelle consolidate.
