FIDE Autorizza Bandiere Nazionali per Giovani Scacchisti Russi e Bielorussi

Pubblicato: 15/12/2025, 08:58:094 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Esteri
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FIDE Autorizza Bandiere Nazionali per Giovani Scacchisti Russi e Bielorussi

Il Cambiamento di Rotta della Federazione Internazionale

La Federazione Internazionale degli Scacchi (FIDE) ha recentemente annunciato una decisione significativa che modifica il panorama della partecipazione internazionale per i giovani talenti provenienti da Russia e Bielorussia. In una recente Assemblea Generale, tenutasi il 14 dicembre, è stato approvato il permesso per le squadre provenienti da questi due paesi di competere nei tornei internazionali, consentendo specificamente ai giocatori giovanili di sventolare le proprie bandiere nazionali. Questa mossa rappresenta un notevole allontanamento dalle restrizioni imposte all'inizio del conflitto in Ucraina nel 2022, quando la FIDE aveva bandito l'uso dei simboli nazionali e sospeso le squadre nazionali di entrambi i paesi. La decisione è stata accolta con reazioni contrastanti nel mondo degli scacchi, toccando corde sensibili legate alla politica e allo sport.

Influenza delle Raccomandazioni Olimpiche

Il fondamento di questa inversione di rotta risiede in una recente raccomandazione emessa dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Secondo quanto riportato da fonti vicine alle deliberazioni, il CIO aveva suggerito che gli atleti e le squadre russe e bielorusse dovessero essere autorizzati a partecipare agli eventi giovanili sotto le loro bandiere nazionali e con i loro inni. Questo sottolinea un progressivo allineamento della FIDE con le linee guida olimpiche, specialmente nel contesto degli eventi dedicati alle nuove generazioni. In precedenza, la posizione del CIO prevedeva che i concorrenti di Russia e Bielorussia partecipassero solo come atleti neutrali ai Giochi Olimpici, una restrizione che ora sembra essere mitigata, almeno per le categorie giovanili degli scacchi, in linea con la nuova direttiva.

Implicazioni per i Grandi Eventi Futuri

La delibera della FIDE del 14 dicembre non è solo simbolica; essa ha conseguenze pratiche immediate e future. In particolare, la decisione si applicherà ai Giochi Olimpici Giovanili di Dakar 2026. Questo assicura che i giovani scacchisti russi e bielorussi possano competere con il pieno riconoscimento della loro nazionalità in uno degli eventi più prestigiosi per le promesse sportive. Inoltre, la risoluzione ha portato alla revoca delle restrizioni precedentemente imposte sulla possibilità di ospitare eventi ufficiali della FIDE in Bielorussia. Questa apertura logistica e simbolica suggerisce una volontà di normalizzare, per quanto possibile, la partecipazione di queste federazioni nel circuito internazionale, concentrandosi sull'aspetto sportivo giovanile.

Il Processo Decisionale e il Voto

La decisione non è stata presa all'unanimità, ma è passata attraverso un processo di votazione formale durante l'Assemblea Generale. La risoluzione che ha portato al cambiamento è stata presentata da una mozione della Federazione Scacchistica Russa, che ha trovato un sostegno significativo, sebbene non schiacciante. I dati del voto mostrano che la mozione ha ottenuto 61 voti favorevoli, ma ha anche registrato 51 voti contrari e un numero considerevole di astenuti (14) e delegati che non hanno partecipato alla votazione (15). Questo equilibrio di voti riflette la divisione esistente all'interno della comunità scacchistica globale riguardo alla gestione delle sanzioni politiche applicate allo sport. L'approvazione di questa risoluzione, accanto a un'altra mozione correlata, ha formalizzato il nuovo status dei giovani atleti.

La Distinzione tra Giovanile e Assoluto

È fondamentale notare la distinzione che la FIDE sembra aver tracciato tra le competizioni giovanili e quelle assolute. Mentre i giocatori sotto una certa età possono ora competere sotto le proprie bandiere, le implicazioni per i tornei senior e i campionati mondiali rimangono un punto di discussione. La mossa sembra essere un tentativo di bilanciare la necessità di aderire alle pressioni politiche internazionali con l'imperativo etico di non penalizzare i giovani atleti per decisioni prese dai loro governi. L'esperienza di altri organismi sportivi internazionali, come evidenziato da analisi sulla politica sportiva del CIO, suggerisce che le categorie giovanili sono spesso il primo terreno di prova per la riammissione completa. La comunità degli scacchi osserva ora con attenzione come questa politica verrà applicata ai tornei di livello superiore.

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