Netanyahu vs IDF: la battaglia sul 7 ottobre

Pubblicato: 12/12/2025, 13:34:362 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Netanyahu vs IDF: la battaglia sul 7 ottobre
Le accuse reciproche che dividono Israele sulle responsabilità dell'attacco di Hamas

Un'analisi approfondita dello scontro tra il premier Benjamin Netanyahu e i vertici delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) riguardo ai fallimenti del 7 ottobre 2023

Le origini dello scontro tra politica e militari

L'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 ha segnato un punto di svolta per Israele, con quasi 1.200 morti e oltre 250 ostaggi, rivelando profonde crepe nel sistema di sicurezza. Lo scontro tra Benjamin Netanyahu e i vertici dell'IDF emerge da indagini interne che puntano il dito su fallimenti sistemici. Il capo di Stato Maggiore Eyal Zamir ha pubblicamente criticato la strategia del premier, accusandolo di aver rafforzato Hamas attraverso finanziamenti qatarioti, convito di controllarlo per ostacolare un governo palestinese unificato. Questa politica, definita da Zamir come un errore strategico di lungo termine, avrebbe creato le condizioni per l'assalto sorpresa, alimentando tensioni che vanno oltre il mero disaccordo tecnico e investono il controllo politico sull'esercito.

Le dichiarazioni di Zamir, pronunciate in un intervento senza precedenti durante un incontro con riservisti, hanno interrogato il gabinetto di sicurezza: 'Dove eravate il 7 ottobre?'. Secondo report, il generale ha rimproverato i leader politici per la mancanza di deterrenza, evidenziando come l'approccio di Netanyahu abbia indebolito la prontezza militare. L'IDF ammette i propri fallimenti, come la sottovalutazione della minaccia Hamas pianificata dal 2017 da Yahya Sinwar, ma sposta l'onere sul governo per decisioni che hanno prioritarizzato calcoli elettorali su misure preventive. Questo ha innescato una lotta per ridefinire le responsabilità, con il ministro della Difesa Israel Katz intenzionato a ristrutturare i vertici militari.

La posta in gioco è alta: Netanyahu vede nell'inchiesta un rischio per la sua sopravvivenza politica, mentre l'IDF difende la propria autonomia. Fonti come il Jerusalem Post descrivono questa dinamica come una 'lotta per il controllo dell'IDF', dove il premier punta a scaricare le colpe sui militari per preservare il consenso. Le dimissioni di alti ufficiali, inclusi molti dopo il rapporto interno, segnalano un repulisti imminente, ma senza un'inchiesta governativa ampia, le tensioni persistono, erodendo la coesione nazionale a quasi due anni dall'attacco.

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