L'Intervento della Guardia di Finanza nel Cuore di Milano
Una notizia che scuote il panorama immobiliare di Milano ha dominato le cronache finanziarie e giudiziarie: il sequestro del cantiere noto come Torre Unico-Brera, situato in via Anfiteatro 7, nel pieno centro storico. L'operazione, condotta all'alba dell'11 dicembre dalla Guardia di Finanza, ha portato alla notifica di un’ordinanza di sequestro emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) Mattia Fiorentini, su richiesta della Procura. Questo sviluppo si inserisce in un contesto investigativo più ampio che mira a fare luce su presunte irregolarità urbanistiche che hanno caratterizzato diverse operazioni edilizie nella metropoli lombarda. Il progetto, ambizioso e destinato a ospitare appartamenti di lusso con prezzi di partenza annunciati intorno ai 660mila euro, si trova ora fermo, congelato in attesa di chiarimenti legali. Il blocco del cantiere rappresenta un duro colpo per gli investitori e per l'immagine di sviluppo edilizio della città.
Venti di Inchiesta sull'Urbanistica Milanese
Il fascicolo che ha portato al sequestro della torre non è isolato. Le indagini preliminari, condotte con meticolosità, hanno rivelato collegamenti con altre inchieste già aperte riguardanti la gestione delle autorizzazioni edilizie in aree nevralgiche della città. In totale, risultano indagate trenta persone, alcune delle quali già note alle forze dell'ordine per precedenti coinvolgimenti in vicende analoghe legate al settore delle costruzioni. Il progetto Unico-Brera prevedeva la realizzazione di due strutture residenziali, una di quattro piani e l'altra di undici, quest'ultima destinata a diventare un punto di riferimento nel skyline cittadino. Particolarmente sotto la lente degli inquirenti è finita la modalità con cui è stata autorizzata la costruzione: sembra che l'assenso sia stato concesso attraverso una semplice Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), un iter ritenuto dagli investigatori potenzialmente inadeguato o illegittimo per un intervento di tale portata e impatto urbanistico.
Il Ruolo del Progettista e le Tempistiche
La paternità del progetto architettonico è attribuita a Marco Emilio Cerri, figura nota per essere stato un ex componente della commissione per il paesaggio. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore livello di complessità all'indagine, sollevando interrogativi sul potenziale conflitto di interessi o sull'uso improprio di conoscenze pregresse nell'ottenimento dei permessi. Secondo la pianificazione iniziale, i lavori avrebbero dovuto concludersi entro il 2025, promettendo un’offerta immobiliare di alto profilo in una zona di pregio. L'ipotesi investigativa principale verte sull'abuso d'ufficio e sulla falsità ideologica commessa in atti pubblici, in relazione alla natura della "ristrutturazione" edilizia che avrebbe dovuto precedere la nuova costruzione. La Procura sta ora esaminando attentamente tutti i documenti amministrativi che hanno permesso di avviare i lavori in quella che è considerata una zona ad alta sensibilità urbanistica.
Impatto sul Mercato Immobiliare e Reazioni degli Operatori
Il sequestro di un progetto di tale visibilità, sebbene non ancora ultimato, genera inevitabilmente onde d'urto nel mercato immobiliare milanese, notoriamente tra i più dinamici e costosi d'Europa. Sebbene i prezzi di partenza degli appartamenti fossero fissati a partire da 660mila euro, il valore potenziale delle unità era significativamente più elevato, data la posizione centrale. Gli operatori del settore, pur mantenendo un profilo cauto, esprimono preoccupazione per l'eccessiva lentezza e la potenziale incertezza normativa che tali inchieste possono generare. La fiducia negli strumenti amministrativi rapidi, come la SCIA, subisce un duro colpo, spingendo gli sviluppatori a richiedere maggiore chiarezza sui confini tra ristrutturazione pesante e nuova costruzione in contesti urbani densi. Le autorità mantengono il riserbo sui dettagli specifici delle accuse, ma l'azione di sequestro preventiva sottolinea la serietà con cui la magistratura sta affrontando le presunte deviazioni dalle norme edilizie.
