Quando la musica si mette in posa: il teatro fotografico di Mauro Balletti

Pubblicato: 11/12/2025, 17:28:115 min
Scritto da
Maria Gloria Domenica
Categoria: Spettacolo
Condividi:
#musica #mauro balletti #fotografia #italiana #musicale #oltre
Quando la musica si mette in posa: il teatro fotografico di Mauro Balletti
L’arte di raccontare la musica italiana attraverso l’obiettivo di un maestro della fotografia

Mauro Balletti è uno dei più importanti fotografi italiani, noto per aver immortalato con uno stile unico e narrativo i protagonisti della musica leggera italiana dagli anni Settanta a oggi. Le sue immagini non sono semplici ritratti, ma veri e propri racconti visivi che trasformano ogni artista in un’icona senza tempo, fondendo fotografia e pittura in un grande teatro dell’immaginario musicale.

L’incontro tra musica e fotografia: l’arte di Mauro Balletti

Mauro Balletti nasce a Milano nel 1952 in una famiglia di pittori e inizia la sua carriera artistica come pittore nel 1972. L’anno successivo si avvicina alla fotografia, un mezzo che non userà mai come semplice strumento di registrazione, ma come un dispositivo narrativo capace di interpretare e trasformare la realtà. Il suo lavoro si distingue per una capacità unica di fondere fotografia e pittura, creando immagini che sembrano dipinti e che raccontano storie oltre il semplice ritratto visivo. Questo approccio è stato definito da critici come Vincenzo Mollica e Denis Curti, che sottolineano come Balletti elevi e riorganizzi la realtà per trasformarla in mito, superando la cronologia e il tempo.Fonte

Il rapporto di Balletti con la musica italiana è profondo e duraturo: ha fotografato i più grandi protagonisti della scena musicale dagli anni Settanta fino a oggi, costruendo un vero e proprio archivio iconografico che ha contribuito a definire l’immaginario visivo della musica leggera italiana. Le sue fotografie non sono mai neutre, ma cariche di significato e di emozione, capaci di cogliere aspetti intimi e nascosti degli artisti, trasformandoli in figure mitiche e senza tempo.Fonte

Balletti stesso definisce il suo lavoro come una ricerca continua di stupore, sia estetico che ironico, in linea con il pensiero e la personalità degli artisti che ritrae. La macchina fotografica diventa così una tavolozza, uno strumento creativo con cui costruire un racconto visivo che va oltre la semplice immagine, trasformando ogni scatto in un capitolo di un grande album dedicato alla musica italiana.

Mina e Mauro Balletti: un sodalizio artistico unico

Il rapporto tra Mauro Balletti e Mina è uno dei più celebri e duraturi della storia della fotografia musicale italiana. Incontratisi casualmente nel 1972, la loro collaborazione è iniziata poco dopo con i primi scatti per i caroselli pubblicitari e si è trasformata in un sodalizio artistico che dura da oltre cinquant’anni. Balletti ha realizzato le copertine di oltre 50 album di Mina, contribuendo a scolpire e reimmaginare il mito di una delle voci più iconiche del panorama musicale italiano.Fonte

La fotografia di Balletti con Mina non è mai stata semplice documentazione, ma un vero e proprio gioco di specchi tra pittura e fotografia, tra realtà e immaginazione. Le immagini sono spesso caratterizzate da un forte impatto visivo e da un’intensa carica emotiva, capaci di raccontare non solo l’artista ma anche la sua evoluzione, la sua personalità e il suo universo musicale. Questo approccio ha contribuito a creare un’immagine di Mina che va oltre la musica, diventando un simbolo culturale e visivo riconoscibile a livello internazionale.

Balletti definisce il suo lavoro con Mina come un “divertimento serio”, un caleidoscopio pop in cui la musica si trasforma in immagine e l’immagine in racconto. Questo sodalizio ha segnato un punto di svolta nella fotografia musicale italiana, elevando il ruolo del fotografo da semplice testimone a vero e proprio creatore di miti visivi.

Il grande album della musica italiana: ritratti che raccontano storie

Il volume "I protagonisti della Musica" edito da 24 Ore Cultura rappresenta una summa del lavoro di Mauro Balletti, raccogliendo cinquant’anni di ritratti musicali che spaziano dai primi scatti a Mina nel 1973 fino a figure contemporanee come Achille Lauro. Questo libro non è solo un album fotografico, ma un vero e proprio viaggio nel tempo e nella cultura musicale italiana, dove ogni immagine diventa un racconto che supera la semplice cronologia per entrare nel mito.Fonte

Le fotografie di Balletti sono caratterizzate da un’estetica raffinata e da una forte capacità narrativa. Ogni ritratto è costruito con attenzione ai dettagli, alla luce, alla posa, in modo da evocare non solo l’artista ma anche l’epoca, l’emozione e l’identità culturale che rappresenta. Questo approccio ha reso le sue immagini parte integrante dell’immaginario collettivo italiano, contribuendo a definire l’identità visiva della musica leggera nazionale.

Il lavoro di Balletti è stato descritto come un grande teatro fotografico, in cui la musica si mette in posa per raccontare storie di vita, di arte e di cultura. Le sue fotografie non sono mai statiche, ma vibrano di energia e di significato, trasformando ogni scatto in un’esperienza visiva che coinvolge lo spettatore e lo invita a entrare nel mondo degli artisti ritratti.

L’eredità artistica di Mauro Balletti e il suo sguardo contemporaneo

Oltre alla fotografia, Mauro Balletti è un artista poliedrico che spazia dal disegno alla pittura, dal video alla sperimentazione visiva. Questa multidisciplinarietà arricchisce il suo lavoro fotografico, conferendogli una profondità e una complessità che lo rendono unico nel panorama artistico italiano. La sua capacità di trasformare la realtà in mito visivo ha influenzato generazioni di fotografi e artisti.Fonte

La mostra "Mauro Balletti: Sogni e Visioni", inaugurata nel 2025 e curata da Francesca Alfano Miglietti, ha raccolto circa 30 opere pittoriche realizzate dagli anni Ottanta a oggi, sottolineando la continuità e l’evoluzione del suo linguaggio artistico. Questo evento ha rappresentato un’occasione per riflettere sul ruolo dell’immagine nella musica e nella cultura contemporanea, mettendo in luce l’importanza di uno sguardo capace di interpretare e reinventare il reale.

L’eredità di Balletti si manifesta non solo nelle immagini iconiche che ha creato, ma anche nella sua capacità di raccontare la musica italiana con uno sguardo che va oltre il tempo e lo spazio. Le sue fotografie continuano a essere un punto di riferimento per chi vuole comprendere come la musica possa essere vista, interpretata e vissuta attraverso l’arte visiva.

Commenti

Caricamento commenti…