Nella notte tra l'8 e il 9 dicembre 2025, una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 ha colpito Montefredane, in provincia di Avellino. L'evento, avvertito anche nei comuni limitrofi del Sannio, non ha causato danni a persone o strutture, ma ha portato alla chiusura precauzionale delle scuole per verifiche tecniche. Questo episodio si inserisce in una sequenza sismica iniziata lo scorso ottobre nella stessa area.
Dettagli della scossa e localizzazione
Alle ore 00:01 del 9 dicembre 2025, una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 è stata registrata nel territorio di Montefredane, in provincia di Avellino. L'evento sismico è stato localizzato a una profondità di circa 11 chilometri, secondo i dati forniti dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
La scossa è stata distintamente avvertita dalla popolazione non solo a Montefredane ma anche in diversi comuni della provincia di Benevento e in tutta l'area del Sannio, segnalando una propagazione significativa del sisma nell'area circostante. Nonostante la percezione diffusa, non sono stati rilevati danni a persone o strutture.
Questo evento si colloca a poco più di un mese dalla sequenza sismica iniziata il 25 ottobre 2025, quando una scossa più intensa di magnitudo 4.0 aveva già interessato la stessa zona, provocando una certa apprensione tra gli abitanti dell'Irpinia e del Sannio (NTR24).
Impatto sulla popolazione e misure precauzionali
La scossa, avvertita nella notte, ha destato preoccupazione tra gli abitanti di Montefredane e delle aree limitrofe, soprattutto considerando la recente serie di eventi sismici. Molti cittadini si sono svegliati di soprassalto, ma fortunatamente non si sono registrate situazioni di emergenza o feriti.
Il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino, ha prontamente comunicato tramite i canali social di aver attivato tutte le procedure di monitoraggio e controllo, mettendosi in contatto con la Prefettura di Avellino per coordinare le verifiche necessarie. In via precauzionale, è stata disposta la chiusura delle scuole per la giornata successiva al sisma, al fine di effettuare controlli strutturali approfonditi sugli edifici scolastici e pubblici (Sky TG24).
Le autorità locali hanno rassicurato la popolazione sottolineando che la situazione è sotto controllo e che le verifiche più accurate saranno svolte alla luce del giorno, garantendo la sicurezza degli edifici e prevenendo eventuali rischi per la comunità.
Contesto sismico e precedenti eventi in Irpinia
L'area di Montefredane e più in generale l'Irpinia è storicamente soggetta a fenomeni sismici, essendo una zona con attività tettonica significativa. La scossa di magnitudo 3.0 del 9 dicembre si inserisce in una serie di eventi iniziati con la scossa più forte del 25 ottobre, che aveva raggiunto magnitudo 4.0, causando allarme ma senza danni gravi.
Questi eventi recenti hanno riportato l'attenzione sulla necessità di un costante monitoraggio e di un aggiornamento dei piani di protezione civile, come evidenziato da esperti e amministratori locali. La prevenzione e la preparazione sono fondamentali per ridurre i rischi e garantire una risposta efficace in caso di eventi più intensi (NTR24).
L'installazione di nuove centraline di monitoraggio sugli edifici pubblici, inclusi siti storici come il Castello Caracciolo, testimonia l'impegno delle autorità locali nel migliorare la sorveglianza sismica e la sicurezza della popolazione.
Prospettive e raccomandazioni per la comunità
Nonostante la scossa di magnitudo 3.0 non abbia causato danni, l'episodio sottolinea l'importanza di mantenere alta l'attenzione sul rischio sismico in Campania, soprattutto in aree come l'Irpinia dove la storia recente ha dimostrato la vulnerabilità del territorio.
Le autorità invitano la popolazione a seguire le indicazioni di protezione civile, a partecipare alle esercitazioni di emergenza e a mantenere aggiornati i piani di sicurezza domestici. La collaborazione tra cittadini e istituzioni è fondamentale per una gestione efficace del rischio sismico.
Infine, si raccomanda di monitorare costantemente le comunicazioni ufficiali e di non sottovalutare i segnali di allerta, anche in presenza di scosse di magnitudo moderata, per garantire la sicurezza e la resilienza della comunità nel lungo termine (Sky TG24).
