L'IIT Bombay ha annunciato il lancio del primo fondo di venture capital in India dedicato esclusivamente alle start-up deep tech, con un capitale di 250 crore di rupie. Questa iniziativa rappresenta un'importante svolta per il sostegno e lo sviluppo di tecnologie avanzate come intelligenza artificiale, robotica, semiconduttori e biotecnologie, favorendo la transizione dalla ricerca di laboratorio al mercato. Il fondo si inserisce in un contesto nazionale di crescente interesse e investimento nel settore deep tech, supportato anche da politiche governative mirate.
Il lancio del fondo VC da 250 crore Rs di IIT Bombay
L'IIT Bombay ha recentemente inaugurato il primo fondo di venture capital in India dedicato alle start-up deep tech, con un capitale iniziale di 250 crore di rupie. Questo fondo è stato concepito per supportare le imprese emergenti che sviluppano tecnologie avanzate e complesse, spesso basate su ricerche scientifiche di frontiera, come l'intelligenza artificiale, la robotica, i semiconduttori e la biotecnologia. L'obiettivo principale è facilitare la trasformazione delle innovazioni tecnologiche dal laboratorio al mercato, un passaggio cruciale e spesso difficile per le start-up deep tech.
Il fondo si propone di colmare un vuoto significativo nel panorama degli investimenti in India, dove le start-up deep tech necessitano di capitali pazienti e di lungo termine per sviluppare prodotti e soluzioni scalabili. L'iniziativa dell'IIT Bombay rappresenta un modello di collaborazione tra istituzioni accademiche e investitori privati, con l’intento di stimolare l’ecosistema dell’innovazione tecnologica nel Paese.
Questa mossa segue una crescente attenzione nazionale verso il settore deep tech, che sta ricevendo un impulso significativo anche grazie a iniziative governative come il fondo di fondi da 10.000 crore Rs annunciato dal Ministro del Commercio Piyush Goyal, volto a sostenere start-up in settori quali AI, quantum computing e biotecnologie. Il fondo di IIT Bombay si inserisce quindi in un contesto più ampio di sviluppo e finanziamento dell’innovazione tecnologica in India (Seafund).
Il ruolo strategico delle start-up deep tech in India
Le start-up deep tech rappresentano un segmento emergente e strategico dell’ecosistema tecnologico indiano, caratterizzato da innovazioni basate su scoperte scientifiche avanzate e applicazioni tecnologiche complesse. Queste imprese si concentrano su settori ad alto impatto come semiconduttori, robotica, intelligenza artificiale, scienze della vita e tecnologie ambientali, contribuendo a posizionare l’India come un hub globale di innovazione tecnologica.
Secondo dati recenti, solo nel campus dell'IIT Madras sono state lanciate oltre 100 start-up deep tech nell'ultimo anno, con un ritmo di deposito di brevetti superiore a uno al giorno. Questo fenomeno riflette una trasformazione profonda del settore tecnologico indiano, che si sta spostando da un modello tradizionale di servizi IT verso un approccio basato su ricerca e sviluppo di tecnologie di frontiera. Il Ministro del Commercio Piyush Goyal ha sottolineato come questa evoluzione sia parte di una strategia nazionale per trasformare l’India in una potenza tecnologica globale (CFA Institute).
Il sostegno a queste start-up è cruciale per superare le sfide tipiche del settore deep tech, come i lunghi cicli di sviluppo e la necessità di investimenti significativi in ricerca e infrastrutture. La creazione di fondi dedicati come quello di IIT Bombay è quindi fondamentale per garantire un flusso di capitali adeguato e per incentivare la nascita e la crescita di imprese con potenziale di impatto globale.
Il contesto normativo e le iniziative governative a supporto
Il lancio del fondo di IIT Bombay si inserisce in un quadro normativo e di politiche pubbliche che mirano a rafforzare il settore deep tech in India. Nel 2025, il governo indiano ha annunciato un fondo di fondi da 10.000 crore Rs, gestito dalla Small Industries Development Bank of India (SIDBI), per sostenere start-up deep tech in fase iniziale, con un’attenzione particolare a settori come AI, quantum computing, robotica e biotecnologie. Questa iniziativa rappresenta un importante stimolo per attrarre investimenti privati e accelerare la commercializzazione delle tecnologie emergenti.
Parallelamente, il governo ha lanciato il programma Research Development and Innovation (RDI), con un budget di circa 1.000 miliardi di rupie, per incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo, tradizionalmente bassi in India (meno dell’1% del PIL). Questo programma mira a colmare il gap di finanziamento e a promuovere un ecosistema favorevole all’innovazione tecnologica, favorendo la collaborazione tra università, centri di ricerca e industria.
Queste politiche pubbliche, unite a iniziative come il fondo di IIT Bombay, costituiscono un sistema integrato di supporto che può contribuire a trasformare l’India in un polo mondiale di deep tech, in linea con la visione del Primo Ministro Narendra Modi di un’economia sviluppata entro il 2047 (CFA Institute).
Impatto atteso e prospettive future per l’ecosistema deep tech indiano
Il fondo da 250 crore Rs di IIT Bombay è destinato a generare un impatto significativo sull’ecosistema delle start-up deep tech in India, offrendo risorse finanziarie cruciali per lo sviluppo di tecnologie avanzate e per la crescita di imprese con potenziale di scala globale. Si prevede che il fondo investirà in numerose start-up innovative, contribuendo a rafforzare la competitività tecnologica del Paese.
L’iniziativa si inserisce in una tendenza più ampia di aumento degli investimenti in deep tech in India, che nel primo quadrimestre del 2025 hanno raggiunto 324 milioni di dollari in 35 operazioni, raddoppiando rispetto allo stesso periodo del 2024. Fondi generalisti e specializzati stanno ampliando il loro interesse verso questo settore, riconoscendo il valore strategico delle tecnologie di frontiera per il futuro dell’economia indiana.
Guardando avanti, il successo del fondo IIT Bombay potrebbe stimolare la creazione di ulteriori fondi dedicati e rafforzare la collaborazione tra università, investitori e industria. Questo scenario favorirà un ecosistema più dinamico e sostenibile, capace di attrarre talenti e capitali internazionali, e di posizionare l’India come protagonista globale nell’innovazione deep tech (Seafund).
