L'Inaugurazione Scaligera e il Dramma di Šostakovič
Il Teatro alla Scala di Milano si prepara ad accogliere l'inaugurazione della sua stagione d'opera 2025/26 con un’opera che promette di scuotere il pubblico per la sua intensità drammatica e la sua cruda rappresentazione delle passioni umane: Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk. Questo capolavoro del compositore russo Dmitrij Šostakovič non è solo un evento lirico di grande richiamo, ma un'immersione profonda nelle dinamiche sociali e psicologiche della Russia zarista del XIX secolo. L'opera, la seconda del compositore a essere rappresentata sul palco milanese dopo Il naso, trae linfa vitale da una novella omonima del 1850 dello scrittore Nikolaj Leskov, all'epoca figura letteraria di rilievo. La scelta di questo titolo per l'apertura stagionale sottolinea la volontà del teatro di proporre repertori complessi e musicalmente audaci, capaci di dialogare con le tematiche più scottanti della condizione femminile e della repressione sociale.
La Trama: Passione, Tradimento e Caduta
La narrazione si concentra sulla figura di Katerina Izmajlova, la protagonista che dà il titolo all'opera, una donna intrappolata in un matrimonio senza amore con un ricco mercante, Zinovyj Izmajlov, uomo debole e sottomesso. La vita di Katerina è caratterizzata da una profonda frustrazione e da un desiderio insopprimibile di libertà e realizzazione sensuale. L'arrivo di Sergej, un giovane e affascinante stalliere, accende in lei una passione travolgente e distruttiva. Il libretto, curato dallo stesso Šostakovič insieme ad Aleksandr Preis, non lesina nel mostrare il truce naturalismo delle azioni della protagonista. Per poter vivere liberamente il suo amore illecito, Katerina compie atti efferati: prima avvelena il suocero, un uomo molesto e ubriacone, e poi, in un crescendo di violenza inaudita, assassina il marito. Queste uccisioni non sono semplici espedienti narrativi, ma il prezzo che la protagonista è disposta a pagare per la sua emancipazione emotiva.
I Protagonisti e la Loro Psicologia Complessa
I personaggi centrali dell'opera sono delineati con una psicologia sfaccettata e spesso brutale. Katerina Izmajlova emerge come una figura tragica, un'eroina che lotta contro le costrizioni di una società patriarcale, ma le cui scelte la conducono inevitabilmente alla rovina. La sua forza d'animo, inizialmente ammirevole nella sua determinazione, si trasforma in crudeltà cieca. Sergej, l'oggetto del suo desiderio, è ritratto come un individuo superficiale e opportunista, incapace di comprendere la profondità del sacrificio di Katerina. Il critico musicale Alex Ross, nel suo lavoro sull'opera russa, evidenzia come Šostakovič utilizzi la musica per sottolineare la distanza tra l'apparente vitalità dei personaggi e il vuoto morale che li anima. Anche la figura del cognato, Boris Izmajlov, che scopre il complotto e cerca vendetta, contribuisce a tessere la tela di un dramma in cui l'amore si confonde con l'ossessione e la violenza.
Il Trionfo Effimero e la Deportazione
Dopo aver eliminato gli ostacoli familiari, Katerina e Sergej godono di un breve periodo di felicità apparente, un'illusione di libertà conquistata con il sangue. Tuttavia, la loro relazione viene scoperta. La polizia zarista interviene, e i due amanti vengono arrestati. La scena della condanna è uno dei momenti più toccanti e musicalmente potenti dell'opera, dove la musica di Šostakovič esprime il senso di ingiustizia e la disperazione della protagonista. La sentenza prevede la deportazione in Siberia. L'atto finale, di una potenza devastante, vede Katerina e Sergej in marcia verso l'esilio. In un gesto estremo di autodistruzione e forse di ultimo atto d'amore distorto, Katerina trascina con sé non solo Sergej, ma anche la sua nuova amante, gettandosi entrambi in un lago ghiacciato. Questo epilogo sottolinea il tema centrale dell'opera: l'impossibilità di una vera libertà individuale all'interno di un sistema oppressivo, e il prezzo esorbitante pagato per aver sfidato le convenzioni morali e sociali. L'opera è un ritratto impietoso della passione portata alle sue estreme conseguenze.