L'aria che respiriamo in aereo spesso suscita preoccupazioni legate a qualità e sicurezza, ma studi scientifici e tecnologie moderne dimostrano che la situazione è meno allarmante di quanto si immagini. Questo articolo esplora come funziona il sistema di ventilazione degli aerei, quali sono i reali rischi e come l'industria aerea sta lavorando per garantire un ambiente più salubre a bordo.
Come funziona la qualità dell’aria a bordo degli aerei
L’aria all’interno delle cabine degli aerei viene continuamente ricircolata e filtrata attraverso sistemi avanzati di ventilazione. Questi sistemi utilizzano filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air), capaci di rimuovere oltre il 99,9% delle particelle sospese, inclusi virus e batteri, garantendo un ambiente più pulito rispetto a molti spazi chiusi terrestri. La ventilazione è progettata per rinnovare completamente l’aria ogni 2-3 minuti, riducendo la concentrazione di agenti inquinanti e migliorando la qualità respirabile.
Il sistema di ventilazione preleva aria fresca dall’esterno, la miscela con quella ricircolata e la distribuisce uniformemente nella cabina. Questo processo limita la diffusione di contaminanti e mantiene livelli di ossigeno adeguati, anche ad altitudini elevate. Inoltre, la pressione e l’umidità sono regolate per migliorare il comfort dei passeggeri durante il volo, riducendo la sensazione di secchezza e affaticamento.
Secondo l’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea, i filtri HEPA utilizzati sugli aerei sono simili a quelli impiegati negli ospedali, sottolineando come la qualità dell’aria in cabina sia attentamente controllata e generalmente superiore a quella di molti ambienti chiusi terrestri, come uffici o centri commerciali (EASA, 2025).
Le preoccupazioni sull’inquinamento aeroportuale e aereo
Nonostante la qualità dell’aria in cabina sia generalmente buona, è importante distinguere tra l’aria respirata durante il volo e quella presente nelle aree aeroportuali. Studi recenti hanno evidenziato come l’inquinamento atmosferico nelle vicinanze degli aeroporti sia un problema significativo, soprattutto per la presenza di particelle ultrafini e ossidi di azoto emessi dai motori degli aerei durante decollo e atterraggio.
Queste particelle ultrafini, che possono raggiungere concentrazioni tra 3.000 e 10.000 per cm³ vicino agli aeroporti, sono associate a rischi per la salute come ipertensione, diabete e problemi cognitivi. Tuttavia, tali effetti riguardano principalmente le persone che vivono nelle immediate vicinanze degli scali e non i passeggeri durante il volo (Transport & Environment, 2025).
Inoltre, l’industria aeronautica sta adottando carburanti più puliti e tecnologie per ridurre le emissioni nocive, come l’idrotrattamento dei combustibili per abbattere il tenore di zolfo, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria nelle aree aeroportuali e a ridurre l’impatto ambientale complessivo.
Pericoli reali e percezioni errate sull’aria in cabina
Molti passeggeri temono che l’aria in cabina possa essere contaminata da agenti patogeni o sostanze tossiche, ma la realtà è che il ricambio continuo e i filtri HEPA riducono drasticamente questo rischio. Le condizioni di pressione e umidità controllate contribuiscono inoltre a mantenere un ambiente salubre e confortevole.
Le infezioni aeree, come quelle influenzali o da coronavirus, possono comunque verificarsi, ma sono più spesso legate alla vicinanza fisica tra persone che alla qualità dell’aria in sé. Le compagnie aeree hanno implementato protocolli di igiene e sanificazione per minimizzare questi rischi, rendendo il volo un ambiente relativamente sicuro dal punto di vista sanitario.
È importante sfatare il mito secondo cui l’aria in cabina sia più contaminata rispetto a quella di altri ambienti chiusi. Studi comparativi dimostrano che l’aria negli aerei è spesso più pulita di quella presente in uffici o mezzi pubblici, grazie ai sistemi di filtrazione e ventilazione avanzati (EASA, 2025).
Il futuro della qualità dell’aria nel trasporto aereo
L’industria aeronautica è impegnata nello sviluppo di tecnologie sempre più sostenibili per migliorare la qualità dell’aria sia a bordo che nelle aree aeroportuali. L’uso di carburanti sostenibili, motori più efficienti e sistemi di filtrazione avanzati rappresentano le principali direttrici di innovazione per ridurre l’impatto ambientale e sanitario del trasporto aereo.
In parallelo, la ricerca scientifica continua a monitorare gli effetti delle emissioni aeree sulla salute pubblica, fornendo dati utili per definire normative più stringenti e interventi mirati. La collaborazione tra enti regolatori, industria e comunità scientifica è fondamentale per garantire un equilibrio tra mobilità aerea e tutela della salute.
In conclusione, l’aria che respiriamo in aereo non è così male come si tende a pensare. Grazie a sistemi di ventilazione sofisticati e a continui miglioramenti tecnologici, il volo rimane un ambiente relativamente sicuro e controllato, mentre l’attenzione si concentra soprattutto sulla riduzione dell’inquinamento nelle aree aeroportuali e sull’impatto globale del settore (ISDE, 2025).
