Il vento in poppa dei consumi natalizi
Le festività natalizie si preannunciano all'insegna di un rinnovato ottimismo per i consumi, grazie a tredicesime più consistenti che immetteranno nell'economia italiana quasi 50 miliardi di euro. A stimarlo è Confcommercio, la principale associazione di categoria del settore terziario, che prevede una spesa complessiva di 49,9 miliardi di euro, in crescita di 2,4 miliardi rispetto allo scorso anno. Questa iniezione di liquidità rappresenta un segnale incoraggiante per il commercio, duramente provato negli ultimi anni da crisi economiche e incertezze geopolitiche. L'aumento della spesa media per famiglia si attesta a 1.064 euro, con un incremento del 2,8%, un dato che riflette una maggiore disponibilità economica e una rinnovata fiducia dei consumatori.
Regali di Natale: un'impennata dal 2020
Nonostante l'inflazione e le preoccupazioni per il futuro, gli italiani sembrano intenzionati a non rinunciare ai tradizionali regali di Natale. Secondo le stime di Confcommercio, la spesa dedicata ai doni raggiungerà i 10,1 miliardi di euro, il dato più alto dal 2020. Si tratta di un segnale importante, che indica una ripresa della propensione al consumo e una maggiore serenità rispetto al passato. La spesa pro capite per i regali sale leggermente, passando da 210 a 211 euro, confermando la volontà di celebrare le festività con un gesto di affetto verso i propri cari. Questo incremento, seppur contenuto, è significativo in un contesto economico ancora caratterizzato da incertezze.
L'analisi dell'Ufficio Studi Confcommercio
L'analisi dettagliata dell'Ufficio Studi di Confcommercio, guidato da Luca Pellegrini, evidenzia come l'aumento delle tredicesime, combinato a una maggiore fiducia dei consumatori, stia contribuendo a sostenere la domanda interna. Secondo Pellegrini, "la ripresa dei consumi è un segnale positivo per l'economia italiana, ma è fondamentale che il governo continui a sostenere le famiglie e le imprese, attraverso misure mirate a ridurre la pressione fiscale e a favorire la crescita". L'Ufficio Studi sottolinea inoltre l'importanza di monitorare attentamente l'andamento dell'inflazione, che potrebbe erodere il potere d'acquisto delle famiglie e frenare la ripresa dei consumi.
Oltre i regali: le altre voci di spesa
È importante sottolineare che la spesa per i regali rappresenta solo una parte dei consumi natalizi. Le famiglie italiane destineranno una quota significativa delle tredicesime anche ad altre voci di spesa, come alimentari, viaggi, intrattenimento e abbigliamento. Istat, l'Istituto Nazionale di Statistica, conferma questa tendenza, rilevando un aumento della spesa per consumi finali delle famiglie nel terzo trimestre del 2023. Questo dato suggerisce che la ripresa dei consumi è più ampia e diffusa, e non si limita al solo periodo natalizio.
Un Natale di speranza per il commercio
Le stime di Confcommercio e i dati di Istat delineano uno scenario positivo per il commercio italiano, che si prepara ad affrontare le festività natalizie con rinnovato ottimismo. L'aumento delle tredicesime e la maggiore fiducia dei consumatori rappresentano un'opportunità importante per sostenere la ripresa economica e rilanciare la domanda interna. Tuttavia, è fondamentale che il governo continui a monitorare attentamente l'andamento dell'economia e ad adottare misure mirate a sostenere le famiglie e le imprese, per garantire una crescita sostenibile e duratura.
