Armi israeliane: domanda in crescita nonostante le critiche

Pubblicato: 06/12/2025, 13:06:313 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Esteri
Condividi:
#israeliane #difesa #israele #crescente #sistema #paesi #europei #tecnologia
Armi israeliane: domanda in crescita nonostante le critiche

L'attrattiva della tecnologia collaudata

Nonostante le crescenti critiche internazionali e le campagne di boicottaggio, la domanda di armamenti e tecnologie militari israeliane è in forte aumento in Europa e negli Stati Uniti. Questo paradosso è alimentato dalla reputazione di Israele come leader nell'innovazione militare, con sistemi testati in combattimento reale, e dalla crescente instabilità geopolitica globale. Le aziende israeliane, come Elbit Systems, sono diventate attori chiave nel mercato globale della difesa, offrendo soluzioni avanzate che vanno dai sistemi di difesa aerea ai droni, passando per la cyber security. Il Wall Street Journal ha recentemente riportato come acquirenti sia statunitensi che europei stiano intensificando i loro sforzi per acquisire tecnologia militare israeliana. Questa corsa agli armamenti è in parte dovuta alla guerra in Ucraina e alla crescente minaccia rappresentata dalla Russia, che hanno spinto molti paesi europei a rafforzare le proprie difese.

Un pragmatismo cinico?

La situazione è complessa e solleva interrogativi etici. Alcuni paesi, pur esprimendo pubblicamente preoccupazioni per le politiche israeliane nei confronti dei palestinesi, non esitano ad acquistare armi da Israele. Questo atteggiamento, che alcuni definiscono ipocrita, è dettato da un pragmatismo cinico: la necessità di proteggere i propri interessi nazionali prevale sulle considerazioni morali. Un esempio emblematico è quello dei Paesi Bassi, che pur avendo boicottato l'Eurovision Song Contest a causa della partecipazione israeliana, hanno firmato un contratto da 305 milioni di euro con Elbit Systems per la fornitura di sistemi di artiglieria missilistica PULS. Secondo Shimon Arad, analista di sicurezza presso l'Istituto per gli Studi sulla Sicurezza Nazionale (INSS) di Tel Aviv, "la reputazione di Israele come innovatore nel campo della difesa è difficile da ignorare, soprattutto in un contesto di crescente instabilità globale. I paesi europei sono alla ricerca di soluzioni efficaci per proteggere i propri confini e le proprie infrastrutture, e le armi israeliane offrono spesso un vantaggio competitivo".

Il sistema Arrow 3 e la cooperazione con la Germania

Un esempio concreto di questa cooperazione è l'acquisizione da parte della Germania del sistema antimissile Arrow 3, sviluppato congiuntamente da Israele e dagli Stati Uniti. Questo sistema, progettato per intercettare missili balistici a lungo raggio al di fuori dell'atmosfera terrestre, rappresenta un importante passo avanti per la difesa europea. Quaranta alti ufficiali dell'esercito tedesco si sono recati in Israele per apprendere l'utilizzo del sistema, segnando la prima volta che un altro paese ha accesso indipendente a questa tecnologia avanzata. Come sottolinea Ulrike Franke, esperta di difesa presso l'European Council on Foreign Relations (ECFR), "l'acquisizione dell'Arrow 3 da parte della Germania dimostra la crescente importanza della cooperazione in materia di difesa tra Israele e i paesi europei. Questo sistema offre una capacità di difesa unica che è particolarmente rilevante nel contesto attuale, caratterizzato da crescenti minacce missilistiche". La crescente domanda di armi israeliane in Europa evidenzia un dilemma morale: da un lato, la condanna delle politiche israeliane; dall'altro, la necessità di proteggere i propri interessi nazionali. La realtà geopolitica, tuttavia, sembra suggerire che il pragmatismo stia prevalendo sulle considerazioni etiche.

Questo articolo è stato scritto utilizzando le seguenti fonti:

Commenti

Caricamento commenti…