Don't Touch", Altomare assolto: confermata la sentenza

Pubblicato: 05/12/2025, 06:46:343 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Don't Touch", Altomare assolto: confermata la sentenza

La decisione della Corte d'Appello

La Corte d'Appello di Roma ha confermato l'assoluzione di Natan Altomare, 49 anni, originario di Latina, dall'accusa di estorsione nei confronti del titolare di una struttura sanitaria del capoluogo pontino. La sentenza, emessa il 4 dicembre 2025, ribadisce quanto già stabilito in primo grado dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina nel dicembre del 2022: il fatto non sussiste. La vicenda, che risale all'inchiesta "Don't Touch" del 2015, si conclude quindi con la piena assoluzione di Altomare. La difesa, guidata dall'avvocato Pasquale Cardillo Cupo, ha sempre sostenuto l'innocenza del suo assistito, affermando che non vi fu alcuna estorsione, né tantomeno minacce, ma semplicemente la richiesta di stipendi arretrati.

Il ruolo della difesa e le contestazioni

L'avvocato Pasquale Cardillo Cupo, figura chiave nella difesa di Natan Altomare, ha espresso grande soddisfazione per la sentenza, sottolineando come fin dall'inizio avesse dimostrato l'infondatezza delle accuse. La difesa ha presentato una corposa documentazione che attestava come Altomare vantasse crediti nei confronti del titolare della struttura sanitaria, corrispondenti alle somme che quest'ultimo sosteneva essere frutto di estorsione. Questa documentazione si è rivelata determinante per ribaltare le accuse e dimostrare l'innocenza del suo assistito. Come ha spiegato il legale, la chiave del successo è stata la capacità di dimostrare la natura lecita delle richieste di Altomare, legate a compensi dovuti e non a pretese estorsive.

La vicenda processuale e l'inchiesta "Don't Touch"

La vicenda processuale è stata complessa e articolata. Inizialmente, a seguito della denuncia presentata dall'imprenditore nell'ambito dell'inchiesta "Don't Touch", era stata disposta una misura cautelare nei confronti di Natan Altomare. Tuttavia, il Tribunale del Riesame aveva annullato l'ordinanza di custodia cautelare, accogliendo le argomentazioni della difesa. Successivamente, lo stesso pubblico ministero Claudio De Lazzaro, valutando i documenti presentati dalla difesa di Altomare, aveva chiesto l'archiviazione del caso. Nonostante ciò, il giudice per le indagini preliminari aveva disposto l'imputazione coatta, portando Altomare a scegliere di essere giudicato con rito abbreviato. La sentenza di assoluzione in primo grado, ora confermata in appello, chiude definitivamente la vicenda giudiziaria. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, l'inchiesta "Don't Touch" aveva coinvolto diverse figure del panorama imprenditoriale e politico locale, ma la posizione di Altomare si è sempre distinta per la sua estraneità alle accuse di estorsione.

Le conseguenze della sentenza e le spese processuali

La sentenza della Corte d'Appello di Roma non solo conferma l'assoluzione di Natan Altomare, ma condanna anche la parte offesa al pagamento delle spese processuali. Questo aspetto sottolinea ulteriormente la fragilità delle accuse mosse nei confronti di Altomare e la solidità della linea difensiva. La decisione della Corte d'Appello rappresenta un punto fermo in una vicenda che ha avuto un forte impatto sulla vita di Altomare e della sua famiglia. Come ha commentato un esperto di diritto penale intervistato da Latina Oggi, "la conferma dell'assoluzione in appello dimostra la validità del sistema giudiziario italiano, capace di correggere eventuali errori e di garantire la giustizia anche in casi complessi e mediaticamente rilevanti."

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