L'incontro a Venezia e la scoperta di un talento
La Venezia del secondo dopoguerra, città ferita ma vibrante di una nuova energia culturale, fu il palcoscenico di un incontro cruciale per la carriera del pittore veneziano Edmondo Bacci. In questo contesto di rinascita, la leggendaria collezionista americana Peggy Guggenheim, già figura di spicco nel panorama artistico internazionale, posò il suo sguardo attento su un artista locale ancora poco conosciuto. L'incontro tra i due, come ben ricostruito nel documentario Peggy Guggenheim & Edmondo Bacci: colore e luce, diretto da Costanza Madricardo, segnò l'inizio di un sodalizio artistico che avrebbe profondamente influenzato la traiettoria di Bacci. La Guggenheim, con il suo fiuto infallibile per il talento, intravide nel lavoro di Bacci una forza espressiva unica, un potenziale inespresso che meritava di essere portato alla luce. La sua galleria, Art of This Century, era un faro per l'arte d'avanguardia e un trampolino di lancio per molti artisti.
Il ruolo di Peggy Guggenheim come mecenate e promotrice
Peggy Guggenheim non fu solo una collezionista, ma una vera e propria mecenate, capace di sostenere e promuovere gli artisti in cui credeva. Nel caso di Edmondo Bacci, il suo supporto si manifestò in diverse forme. Innanzitutto, acquistò le sue opere, contribuendo a sostenerlo economicamente e a dargli visibilità. In secondo luogo, lo introdusse nei circoli artistici internazionali, presentandolo a critici, galleristi e altri collezionisti. Infine, e forse soprattutto, credette nel suo talento, incoraggiandolo a perseverare nella sua ricerca artistica, anche quando le difficoltà sembravano insormontabili. Come sottolinea Karole Vail, direttrice della Collezione Peggy Guggenheim, in un'intervista, "Peggy aveva un occhio straordinario per il talento emergente e una grande generosità nel supportare gli artisti". Questo supporto fu fondamentale per Bacci, che trovò in lei una figura di riferimento e un'alleata preziosa.
L'influenza sull'evoluzione artistica di Bacci
L'incontro con Peggy Guggenheim non solo diede a Edmondo Bacci la possibilità di farsi conoscere, ma influenzò anche la sua evoluzione artistica. La Guggenheim, appassionata di arte astratta e surrealista, lo incoraggiò a sperimentare nuove tecniche e a esplorare nuovi linguaggi espressivi. Bacci, pur mantenendo una sua identità stilistica, si aprì a nuove influenze, arricchendo la sua pittura di elementi astratti e di una maggiore libertà formale. La sua pennellata divenne più vibrante, il suo uso del colore più audace, la sua composizione più dinamica. Come afferma Luca Massimo Barbero, storico dell'arte e curatore di mostre su Bacci, "l'incontro con Peggy Guggenheim fu un catalizzatore per Bacci, che lo spinse a superare i propri limiti e a raggiungere nuove vette espressive". La sua pittura, già caratterizzata da una forte emotività e da un'intensa spiritualità, si fece ancora più intensa e coinvolgente.
Il lascito di un sodalizio artistico
Il sodalizio tra Peggy Guggenheim ed Edmondo Bacci rappresenta un esempio emblematico di come l'incontro tra un mecenate illuminato e un artista di talento possa generare risultati straordinari. La Guggenheim, con la sua visione e il suo sostegno, contribuì in modo determinante all'affermazione di Bacci come uno dei più importanti pittori italiani del secondo dopoguerra. Le opere di Bacci, oggi esposte in importanti musei e collezioni di tutto il mondo, testimoniano la forza di questo sodalizio e l'importanza del ruolo della Guggenheim nella sua carriera. La mostra personale dedicata a Bacci presso la Collezione Peggy Guggenheim nel 2023 ha ulteriormente consolidato la sua posizione nel panorama artistico internazionale, confermando il valore del suo lavoro e l'importanza del suo legame con la leggendaria collezionista americana.