Natale 2025: Albero vero o plastica? Il trionfo del green

Pubblicato: 04/12/2025, 16:12:293 min
Scritto da
Maria Gloria Domenica
Categoria: Lifestyle
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Natale 2025: Albero vero o plastica? Il trionfo del green

Un Natale sempre più verde

Mentre le luci scintillanti e i profumi speziati annunciano l'arrivo del Natale 2025, una tendenza emerge con forza: la crescente consapevolezza ambientale che guida le scelte dei consumatori, soprattutto per quanto riguarda l'albero di Natale. La tradizionale dicotomia tra albero vero e albero di plastica si arricchisce di nuove sfumature, con un numero sempre maggiore di persone che opta per soluzioni più sostenibili e rispettose dell'ambiente. Non si tratta solo di una moda passeggera, ma di un cambiamento profondo nel modo di concepire le festività, con un occhio di riguardo all'impatto ecologico delle nostre azioni. Milano, ad esempio, ha visto fiorire mercatini natalizi dedicati esclusivamente a prodotti artigianali e a basso impatto ambientale, inclusi alberi di Natale provenienti da coltivazioni locali e certificate.

Albero vero: un gesto d'amore per l'ambiente

La scelta di un albero vero non è solo una questione estetica, ma un vero e proprio atto di responsabilità ambientale. Come sottolinea Coldiretti, gli alberi di Natale naturali, coltivati in zone montane e collinari, svolgono un ruolo fondamentale nella tutela del territorio, contrastando l'erosione del suolo e prevenendo gli incendi. Inoltre, durante la loro crescita, gli abeti assorbono anidride carbonica dall'atmosfera, contribuendo a mitigare i cambiamenti climatici. Un albero di Natale naturale, quindi, non è solo un simbolo delle festività, ma un piccolo polmone verde che respira per noi. La spesa media per un albero naturale si aggira intorno ai 42 euro a famiglia, con prezzi che variano a seconda della dimensione e della varietà. Le specie più diffuse sono l'Abete rosso e l'Abete di Normandia, mentre l'Abete bianco è più raro e pregiato.

L'albero di plastica: un'alternativa da ripensare

L'albero di plastica, per anni considerato la soluzione più pratica ed economica, è oggi sotto accusa per il suo elevato impatto ambientale. La produzione di alberi artificiali richiede l'utilizzo di materiali derivati dal petrolio, con conseguenti emissioni di gas serra. Inoltre, la loro durata media è limitata e, una volta dismessi, diventano rifiuti difficili da smaltire, impiegando oltre 200 anni per degradarsi. Secondo uno studio condotto da Greenpeace, la produzione di un albero di Natale artificiale di medie dimensioni genera tra i 40 e i 60 kg di CO2, un impatto significativo se paragonato ai 47 grammi di CO2 assorbiti da un albero naturale durante la sua crescita. Tuttavia, l'albero di plastica può rappresentare una scelta sostenibile se utilizzato per molti anni, riducendo così l'impatto ambientale complessivo.

Il "green decor": nuove tendenze per un Natale sostenibile

Oltre alla scelta tra albero vero e albero di plastica, il Natale 2025 è caratterizzato da un'attenzione crescente al "green decor", ovvero all'utilizzo di materiali naturali e riciclati per addobbare la casa e l'albero. Confartigianato segnala un boom di richieste per decorazioni realizzate con legno, feltro, lana e altri materiali ecocompatibili. Si riscoprono le tradizioni del passato, con ghirlande fatte a mano con pigne e rami secchi, addobbi realizzati con pasta di sale e decorazioni all'uncinetto. Anche l'illuminazione gioca un ruolo importante: le luci a LED, a basso consumo energetico, sono ormai la norma, e si diffondono sempre più le soluzioni alimentate ad energia solare. Il "green decor" non è solo una tendenza estetica, ma un modo per riscoprire il valore dell'artigianato e del "fatto a mano", riducendo al minimo l'impatto ambientale delle nostre festività.

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