Ceroli Totale: Roma celebra il maestro del legno

Pubblicato: 04/12/2025, 19:29:473 min
Scritto da
Maria Gloria Domenica
Categoria: Arte e Cultura
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Ceroli Totale: Roma celebra il maestro del legno

Un omaggio a settant'anni di carriera

La Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea (GNAMC) di Roma celebra Mario Ceroli, uno dei protagonisti indiscussi dell'arte italiana del secondo Novecento, con una mostra dal titolo Ceroli Totale. L'esposizione, che si snoda attraverso dieci sale del museo, offre un percorso immersivo nell'universo creativo dell'artista, mettendo in dialogo le sue sculture lignee con le opere permanenti della collezione. Un viaggio tra nostalgia e meraviglia, che ripercorre settant'anni di carriera, dagli esordi nella vivace scena artistica romana degli anni '50 fino alle più recenti creazioni. La mostra non è solo una retrospettiva, ma una vera e propria installazione site-specific, concepita dallo stesso Ceroli per interagire con lo spazio museale e con il pubblico.

Il legno, materia viva e parlante

Il legno è il protagonista assoluto dell'opera di Ceroli. Un materiale che l'artista ha saputo plasmare e trasformare, conferendogli una vitalità sorprendente. Le sue sculture non sono semplici oggetti inanimati, ma figure parlanti, capaci di evocare storie, emozioni e significati profondi. Come sottolinea Achille Bonito Oliva, critico d'arte e teorico del movimento della Transavanguardia, Ceroli ha saputo "restituire al legno la sua anima, la sua capacità di narrare il mondo". Le opere esposte alla GNAMC testimoniano questa capacità unica di Ceroli di trasformare un materiale umile come il legno in un'opera d'arte di grande impatto emotivo e visivo. Si possono ammirare le sue celebri "silhouette", figure stilizzate che evocano personaggi storici, mitologici e letterari, ma anche opere più astratte, in cui il legno diventa puro segno, forma e colore.

Dialoghi tra arte e spazio

La mostra Ceroli Totale si distingue per la sua capacità di creare un dialogo fecondo tra le opere di Ceroli e lo spazio museale. Le sculture lignee non sono semplicemente esposte, ma integrate nell'architettura della GNAMC, creando un percorso espositivo dinamico e coinvolgente. Come afferma Daniela Porro, Direttrice Generale Musei del Ministero della Cultura, "la mostra è un esempio di come l'arte contemporanea possa dialogare con il patrimonio storico-artistico, arricchendolo e valorizzandolo". Le opere di Ceroli interagiscono con la luce naturale che filtra dalle finestre, con i colori delle pareti, con le altre opere esposte, creando un'esperienza sensoriale unica per il visitatore. Un esempio emblematico è l'installazione "L'Ultima Cena", una reinterpretazione in legno dell'omonimo capolavoro di Leonardo da Vinci, che si confronta con le opere del Rinascimento italiano presenti nella collezione della GNAMC.

Un artista "totale"

Mario Ceroli è un artista "totale", capace di spaziare tra diverse discipline e linguaggi espressivi. Oltre alla scultura, si è dedicato alla scenografia teatrale, alla grafica, al design e all'architettura. La mostra alla GNAMC mette in luce questa sua versatilità, presentando opere che testimoniano la sua capacità di sperimentare e innovare. Come ha scritto Germano Celant, storico dell'arte e curatore di importanti mostre dedicate all'Arte Povera, Ceroli è un artista "che ha saputo superare i confini tra le diverse discipline artistiche, creando un linguaggio personale e inconfondibile". La mostra è quindi un'occasione imperdibile per scoprire o riscoprire l'opera di un artista che ha segnato la storia dell'arte italiana del secondo Novecento. Un artista che, a settant'anni di carriera, continua a stupire e a emozionare con la sua creatività inesauribile.

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