Un Oz più oscuro
Il sipario si alza su "Wicked - Parte 2" e ci accoglie in un Oz trasformato, un regno dove l'incanto del primo capitolo è offuscato da ombre minacciose. Se "Wicked - Parte 1" aveva saputo bilanciare la magia con una sottile critica sociale, questo secondo atto si immerge a capofitto nelle dinamiche del potere, della propaganda e della manipolazione. L'atmosfera è palpabilmente più cupa, quasi come una fiaba dei fratelli Grimm rivisitata in chiave fantasy. Le scenografie, i costumi e la fotografia contribuiscono a creare un mondo visivamente sbalorditivo, ma intriso di amarezza e disillusione. Non siamo più nel regno spensierato di Munchkinland, ma in un territorio dove le decisioni hanno conseguenze reali e spesso devastanti.
Sfide narrative e scelte registiche
Come sottolineato da Mark Kennedy dell'Associated Press, la sfida principale di questo secondo capitolo era superare le debolezze narrative intrinseche alla seconda parte del musical originale. Il regista Jon M. Chu, già artefice del successo del primo film, si confronta con un materiale più complesso e meno coeso. La trama si snoda attraverso intrighi politici, dilemmi morali e conflitti personali, mettendo a dura prova il rapporto tra Elphaba e Glinda. Mentre il primo film si concentrava sulla nascita della loro amicizia e sulla scoperta delle loro identità, questo secondo atto le vede schierate su fronti opposti, vittime di un sistema corrotto e di una propaganda abilmente orchestrata. La regia di Chu si fa più matura, abbandonando in parte la leggerezza del primo film per abbracciare una narrazione più intensa e drammatica.
Interpretazioni e impatto emotivo
Le interpretazioni di Cynthia Erivo (Elphaba) e Ariana Grande (Glinda) continuano a essere il cuore pulsante del film. Erivo, in particolare, riesce a trasmettere la complessità emotiva di Elphaba, una figura tormentata dalla sua diversità e dalla sua lotta per la giustizia. Grande, dal canto suo, offre una Glinda più sfaccettata, divisa tra l'ambizione personale e il desiderio di fare la cosa giusta. Come evidenziato da Owen Gleiberman di Variety, il film esplora temi universali come l'amicizia, il pregiudizio e la responsabilità sociale. Il finale, pur rimanendo fedele al materiale originale, riesce a commuovere e a far riflettere, lasciando lo spettatore con un senso di speranza e di consapevolezza.
Un bilancio complessivo
"Wicked - Parte 2" non è semplicemente un sequel, ma una degna conclusione di una storia epica e coinvolgente. Pur affrontando una sfida narrativa non indifferente, il film riesce a superare le aspettative grazie a una regia solida, a interpretazioni magistrali e a una cura maniacale per i dettagli visivi. Se il primo film ci aveva incantato con la sua magia e la sua leggerezza, questo secondo atto ci conquista con la sua profondità emotiva e la sua riflessione sui temi del potere e della giustizia. Un'opera che, pur ambientata in un mondo fantastico, parla direttamente al nostro presente.
