Boiler esploso, indagine chiusa: due persone sotto accusa

Pubblicato: 30/11/2025, 11:08:203 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Boiler esploso, indagine chiusa: due persone sotto accusa

La tragedia di via Nascosa: i fatti

La Procura di Latina ha chiuso l'inchiesta sull'esplosione del boiler che, il 4 settembre 2024, costò la vita a Marco Mauti, operaio di 58 anni residente a Cisterna, e causò gravi ferite a un suo collega. L'incidente, avvenuto in via Nascosa, aveva generato un boato udibile a chilometri di distanza, scuotendo l'intera comunità. L'onda d'urto e le schegge del boiler, letteralmente disintegrato, avevano investito i due operai, impegnati nella preparazione del serbatoio per la consegna a un cliente. Il boiler, con una capacità di 500 litri, era parte di un impianto industriale per il passaggio di gas ad alta pressione, prodotto dall'azienda in cui lavoravano le vittime. La dinamica dell'esplosione e le sue cause sono state al centro di un'indagine complessa e approfondita.

Le indagini e le contestazioni

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Latina in collaborazione con gli ispettori del Servizio Prevenzione e Sicurezza, hanno portato all'iscrizione nel registro degli indagati di due persone: l'amministratrice dell'azienda e un altro responsabile. Entrambi sono accusati di omicidio colposo e lesioni personali colpose. La Procura contesta loro presunte negligenze e violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro, che avrebbero contribuito a causare l'esplosione. In particolare, si ipotizza una mancanza di adeguati controlli e manutenzione del boiler, nonché una insufficiente valutazione dei rischi connessi alle attività svolte.

Il ruolo degli esperti e le testimonianze

Per fare luce sulle cause dell'esplosione, il pubblico ministero Marina Marra si è avvalsa della consulenza di esperti in materia di sicurezza sul lavoro e di impianti industriali. Le perizie tecniche hanno analizzato i resti del boiler, le condizioni dell'impianto e le procedure operative in vigore nell'azienda. Le testimonianze dei colleghi di lavoro delle vittime, raccolte dagli investigatori, hanno contribuito a ricostruire le ultime ore di vita di Marco Mauti e del suo collega ferito, fornendo elementi utili per accertare le responsabilità. Come riportato dal *Corriere di Latina*, le testimonianze hanno evidenziato una certa preoccupazione tra i lavoratori riguardo alla vetustà di alcuni macchinari.

Le conseguenze legali e il futuro

La chiusura dell'inchiesta da parte della Procura di Latina apre ora la strada al processo penale. Gli indagati avranno la possibilità di difendersi dalle accuse mosse nei loro confronti, presentando le proprie argomentazioni e producendo eventuali prove a discarico. La famiglia di Marco Mauti, distrutta dal dolore per la perdita del proprio caro, si aspetta giustizia e verità. L'incidente di via Nascosa ha sollevato interrogativi sulla sicurezza sul lavoro e sulla necessità di rafforzare i controlli e le misure di prevenzione negli ambienti industriali. La vicenda ha avuto un forte impatto emotivo sulla comunità di Cisterna, dove Mauti era molto conosciuto e stimato. Secondo *Latina Oggi*, l'amministrazione comunale ha promesso di intensificare i controlli sulle aziende del territorio per prevenire tragedie simili.

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