Femminicidio, il Ddl è legge: via libera unanime

Pubblicato: 26/11/2025, 08:47:373 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Femminicidio, il Ddl è legge: via libera unanime

Una svolta storica nella lotta alla violenza di genere

Il Parlamento italiano ha approvato all'unanimità il disegno di legge (Ddl) sul femminicidio, segnando un punto di svolta nella lotta contro la violenza di genere. L'approvazione, avvenuta dopo un lungo e complesso iter parlamentare, testimonia la volontà bipartisan di affrontare con determinazione un fenomeno che continua a mietere vittime nel nostro Paese. La nuova legge introduce importanti novità sul piano penale e processuale, con l'obiettivo di rafforzare la tutela delle donne e punire in modo più severo gli autori di violenza. Si tratta di un passo avanti fondamentale per contrastare una piaga sociale che affonda le radici in stereotipi e discriminazioni di genere ancora troppo diffusi.

Il nuovo reato di femminicidio e le pene previste

Il cuore della riforma è l'introduzione nel codice penale dell'articolo 577 bis, che disciplina specificamente il reato di femminicidio. La norma prevede la pena dell'ergastolo per chiunque provochi la morte di una donna "commettendo il fatto con atti di discriminazione o di odio verso la vittima in quanto donna, ovvero qualora il fatto di reato sia volto a reprimere l'esercizio dei diritti, delle libertà ovvero della personalità della donna". In sostanza, si definisce femminicidio l'omicidio di una donna motivato da odio, discriminazione, controllo, possesso o come reazione al rifiuto di instaurare o proseguire una relazione. La legge, inoltre, inasprisce le pene per i reati di maltrattamenti in famiglia e stalking, riconoscendo la gravità di queste condotte e la loro potenziale evoluzione in atti di violenza estrema. Come ha sottolineato Maria Elena Boschi, durante il dibattito parlamentare, "questa legge è un segnale forte dello Stato a tutela delle donne".

Misure di protezione e prevenzione

Oltre all'inasprimento delle pene, il Ddl introduce importanti misure di protezione e prevenzione. In particolare, viene raddoppiata la distanza di sicurezza nei divieti di avvicinamento, per garantire una maggiore tutela delle vittime di stalking e maltrattamenti. La legge prevede, inoltre, un incremento delle misure cautelari, come il carcere preventivo e gli arresti domiciliari, nei confronti degli autori di violenza. Un'attenzione particolare è riservata alla tutela delle vittime, con la previsione di percorsi di sostegno psicologico e legale, nonché di misure di assistenza economica e abitativa. Livia Turco, ex Ministro delle Pari Opportunità, ha evidenziato come "la legge rappresenti un importante strumento per rafforzare la rete di protezione attorno alle donne vittime di violenza".

Un impegno costante per una società più giusta

L'approvazione del Ddl sul femminicidio rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la violenza di genere, ma non è certo un punto di arrivo. È necessario un impegno costante da parte di tutte le istituzioni e della società civile per promuovere una cultura del rispetto e della parità di genere, contrastando stereotipi e pregiudizi che alimentano la violenza. L'educazione al rispetto e alla parità di genere nelle scuole, la sensibilizzazione dell'opinione pubblica e il sostegno alle associazioni che si occupano di assistenza alle vittime sono elementi fondamentali per costruire una società più giusta e sicura per tutte le donne. La legge, quindi, è uno strumento importante, ma la vera sfida è culturale.

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