L'eco di Reading a San Miniato
Il borgo medievale di San Miniato, in provincia di Pisa, si prepara ad accogliere Roberto Ippolito e il suo romanzo "Wilde come se" sabato 29 novembre. L'evento, inserito nella rassegna "Letture al tartufo", si terrà nella suggestiva Sala delle Sette Virtù del Palazzo Comunale, un luogo ricco di storia e arte, impreziosito da affreschi trecenteschi e cinquecenteschi. L'incontro, previsto per le ore 17:00, vedrà la partecipazione dell'assessore alla cultura Matteo Squicciarini e della giornalista Federica Antonelli, che dialogheranno con l'autore sul tema centrale del libro: l'impatto devastante della pena di morte sulla sensibilità di Oscar Wilde. Il romanzo, edito da Sem Feltrinelli, esplora un aspetto poco conosciuto della vita del celebre scrittore irlandese, ovvero il suo profondo turbamento di fronte all'esecuzione di un detenuto nel carcere di Reading, dove Wilde stesso era recluso.
Un'esperienza carceraria trasformativa
L'esperienza carceraria segnò profondamente Oscar Wilde. Come evidenziato da Neil McKenna nella sua biografia "Oscar Wilde: A Life in Letters", la prigionia a Reading non fu solo una punizione fisica e morale, ma anche un'occasione di riflessione e di maturazione interiore. La rivelazione che un altro detenuto, recluso per omicidio, sarebbe stato giustiziato, scosse Wilde nel profondo, aprendo una ferita che si rifletté nella sua successiva produzione letteraria e nel suo impegno civile. La frase "Quel tale deve oscillare", riportata sulla quarta di copertina del romanzo di Ippolito, testimonia l'orrore e l'angoscia provati dallo scrittore di fronte alla prospettiva della pena capitale.
La Toscana e l'abolizione della pena di morte
La presentazione del libro a San Miniato assume un significato particolare alla vigilia della Festa della Toscana, che celebra l'abolizione della pena di morte nel Granducato di Toscana nel 1786, una decisione pionieristica che fece della Toscana il primo Stato al mondo ad abolire la sentenza capitale. Come sottolinea Franco Cardini nel suo saggio "Radici della Toscana", questa scelta coraggiosa fu il risultato di un illuminato pensiero riformatore che permeò la politica del Granduca Leopoldo II. La coincidenza tra la presentazione del romanzo di Ippolito e l'anniversario della morte di Oscar Wilde aggiunge un ulteriore livello di significato all'evento, creando un ponte ideale tra la storia toscana e la vicenda umana dello scrittore irlandese.
"Wilde come se": un romanzo per riflettere
"Wilde come se" non è solo una biografia romanzata, ma un'occasione per riflettere sul tema della pena di morte e sulla sua disumanità. Attraverso la figura di Oscar Wilde, Roberto Ippolito ci invita a interrogarci sul significato della giustizia e sulla necessità di un sistema penale che sia veramente riabilitativo e non semplicemente punitivo. Il romanzo, ambientato in un'epoca e in un contesto storico diversi, continua a parlare al nostro presente, sollevando interrogativi che restano ancora oggi di grande attualità. La presentazione a San Miniato rappresenta un'opportunità preziosa per approfondire questi temi e per riscoprire la figura di Oscar Wilde sotto una luce nuova e inedita.
