Merendine per bambini, un business dai prezzi gonfiati?

Pubblicato: 25/11/2025, 20:35:554 min
Scritto da
Maria Gloria Domenica
Categoria: Lifestyle
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Merendine per bambini, un business dai prezzi gonfiati?

Il fascino irresistibile e il conto salato

Chi non cede a un paio di occhi imploranti che chiedono una merendina? Il richiamo dei prodotti confezionati per l'infanzia è forte, alimentato da pubblicità accattivanti e confezioni colorate. Ma dietro l'apparente innocenza di uno snack si cela spesso una realtà meno dolce: prezzi sensibilmente più alti rispetto a prodotti simili destinati agli adulti. Il fenomeno non riguarda solo le merendine, ma si estende a succhi di frutta, snack salati e dolciumi vari, creando un impatto significativo sul bilancio familiare. La psicologia del consumo gioca un ruolo fondamentale. I genitori, spinti dall'amore e dal desiderio di accontentare i propri figli, sono più propensi a spendere per prodotti percepiti come specificamente pensati per loro. Le aziende, consapevoli di questa dinamica, sfruttano il marketing mirato e il packaging accattivante per giustificare prezzi superiori. Federconsumatori, in diverse indagini, ha evidenziato come prodotti identici per ingredienti e valori nutrizionali possano avere costi differenti a seconda del target di riferimento.

Ingredienti simili, prezzi dissimili

Analizzando nel dettaglio la composizione di merendine e snack per bambini, spesso si scopre che gli ingredienti sono sostanzialmente gli stessi dei prodotti per adulti. Farina, zucchero, grassi vegetali, aromi: la formula base rimane invariata, ma il prezzo lievita. Un esempio lampante è rappresentato dai mini panettoni natalizi, confezionati in formati ridotti e decorati con immagini infantili. Come riportato da Il Salvagente, rivista specializzata nella difesa dei consumatori, il costo al chilo di questi prodotti può superare di gran lunga quello dei panettoni tradizionali, pur offrendo una qualità e una quantità di ingredienti simili. La differenza di prezzo, quindi, non è giustificata da una maggiore qualità o da ingredienti più pregiati, ma piuttosto da una strategia di marketing che punta sull'emotività dei genitori e sulla percezione di un prodotto "su misura" per i propri figli. Questa pratica solleva interrogativi etici sulla trasparenza delle informazioni e sulla correttezza delle strategie commerciali.

Pubblicità e abitudini alimentari: un circolo vizioso

La pubblicità gioca un ruolo cruciale nel plasmare le preferenze dei bambini e nell'influenzare le scelte d'acquisto dei genitori. Spot televisivi, cartoni animati, personaggi dei cartoni animati sulle confezioni: tutto concorre a creare un immaginario positivo attorno a merendine e snack, spesso a discapito di alternative più sane e nutrienti. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha più volte sottolineato l'importanza di regolamentare la pubblicità di alimenti e bevande rivolta ai bambini, al fine di contrastare l'obesità infantile e promuovere abitudini alimentari corrette. Il bombardamento pubblicitario, unito alla facilità di accesso a prodotti confezionati, contribuisce a creare un circolo vizioso che porta i bambini a preferire cibi ipercalorici e poveri di nutrienti, con conseguenze negative sulla loro salute a lungo termine. Il Ministero della Salute promuove campagne di sensibilizzazione sull'importanza di una corretta alimentazione infantile, ma è necessario un impegno maggiore da parte delle aziende nel proporre prodotti più sani e nel limitare la pubblicità ingannevole.

Consumatori consapevoli: come difendersi

Di fronte a questa situazione, è fondamentale che i consumatori diventino più consapevoli e informati. Leggere attentamente le etichette, confrontare i prezzi al chilo, valutare gli ingredienti e i valori nutrizionali: sono tutti strumenti utili per fare scelte d'acquisto più oculate e responsabili. Inoltre, è importante educare i bambini a un'alimentazione sana ed equilibrata, privilegiando frutta, verdura e alimenti freschi rispetto a merendine e snack confezionati. Preparare merende fatte in casa, coinvolgendo i bambini nella preparazione, può essere un modo divertente e creativo per promuovere abitudini alimentari corrette e risparmiare denaro. La chiave è la consapevolezza e la capacità di resistere alle tentazioni del marketing, scegliendo prodotti che siano realmente benefici per la salute dei nostri figli, senza cedere a inutili e costosi capricci.

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