Neonata salvata dal water: indagine per tentato infanticidio

Pubblicato: 24/11/2025, 16:32:233 min
Scritto da
Redazione
Categoria: News
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Neonata salvata dal water: indagine per tentato infanticidio

Il ritrovamento e i primi soccorsi

Una neonata è stata trovata in condizioni critiche all'interno di un water a Ciriè, in provincia di Torino. L'allarme è stato lanciato dallo zio della bambina, che ha immediatamente contattato i soccorsi dopo averla scoperta. La scena che si è presentata ai suoi occhi era drammatica: la piccola era con la testa immersa nell'acqua. L'intervento tempestivo dei sanitari del 118 di Azienda Zero è stato cruciale. Giunti sul posto, hanno stabilizzato la neonata e l'hanno trasportata d'urgenza all'ospedale Maria Vittoria di Torino. Le prime ore sono state di apprensione. I medici del reparto di Neonatologia stanno monitorando costantemente le condizioni della bambina, cercando di valutare l'eventuale presenza di lesioni permanenti causate dall'immersione. La prognosi resta riservata, ma i sanitari sono cautamente ottimisti sulla possibilità di un recupero completo.

L'indagine per tentato infanticidio

La Procura di Ivrea ha aperto un'inchiesta per tentato infanticidio. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Tenenza di Ciriè, coordinati dalla pm di turno, Maria Baldari. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica degli eventi e di accertare le responsabilità. Al centro dell'attenzione c'è la madre della neonata, presente nell'appartamento al momento del ritrovamento. Secondo le prime ricostruzioni, la donna avrebbe partorito da sola e avrebbe perso una notevole quantità di sangue. Questo elemento, unito alle sue precarie condizioni psicologiche, rappresenta un tassello importante nell'indagine. La donna, infatti, era già seguita dai servizi psichiatrici e sociali, come confermato da fonti vicine all'inchiesta. Sembra che non avesse mai accettato la gravidanza, tenendola nascosta alla sua famiglia. Questo aspetto solleva interrogativi sulla sua capacità di intendere e di volere al momento del parto.

Il ruolo dei servizi sociali e le implicazioni psicologiche

La vicenda di Ciriè pone nuovamente l'accento sull'importanza del ruolo dei servizi sociali nel sostegno alle donne in gravidanza, soprattutto in situazioni di fragilità. Come sottolinea Alberto Siracusano, psichiatra e professore ordinario di psichiatria all'Università Sapienza di Roma, "il supporto psicologico e sociale è fondamentale per prevenire gesti estremi come questo". Siracusano, in un'intervista rilasciata a *Repubblica*, ha evidenziato come la solitudine e la mancanza di supporto possano spingere una donna a compiere atti disperati. Il caso di Ciriè, inoltre, riapre il dibattito sul disagio psichico legato alla maternità. La depressione post-partum, ad esempio, è una condizione seria e spesso sottovalutata, che può portare a conseguenze drammatiche. Secondo Graziella Magherini, psichiatra e psicoterapeuta, autrice di numerosi studi sul tema, "è essenziale riconoscere i segnali di disagio e intervenire tempestivamente con un adeguato supporto psicologico e farmacologico". Magherini, in un suo saggio pubblicato su *Psichiatria e Territorio*, sottolinea come la prevenzione e l'intervento precoce siano le armi più efficaci per tutelare la salute mentale della madre e del bambino.

Le prossime fasi dell'indagine

L'indagine per tentato infanticidio è ancora in corso. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e prove per ricostruire con precisione quanto accaduto nell'appartamento di Ciriè. Si attendono anche gli esiti degli accertamenti medici sulla neonata per valutare l'entità delle lesioni riportate. La madre della bambina è attualmente ricoverata in ospedale, dove è sottoposta a valutazione psichiatrica. Il caso di Ciriè ha suscitato grande emozione e sconcerto nell'opinione pubblica. Molti si interrogano sulle cause che hanno portato a questo gesto estremo e sulla necessità di rafforzare i servizi di sostegno alle donne in difficoltà. La speranza è che la neonata possa riprendersi completamente e che la giustizia faccia il suo corso, accertando le responsabilità e garantendo la tutela dei più deboli.

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