Ornella Vanoni: Milano, il Piccolo, la Mala e il Blue Note

Pubblicato: 22/11/2025, 08:49:043 min
Scritto da
Gaetano Logatto
Categoria: Cronaca
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Ornella Vanoni: Milano, il Piccolo, la Mala e il Blue Note

L'Accademia del Piccolo e l'incontro con Strehler

Ornella Vanoni, icona della musica italiana, è indissolubilmente legata a Milano, città che l'ha vista nascere, crescere e affermarsi come artista. La sua storia è un intreccio di successi, amori e un profondo legame con la cultura milanese, dalle atmosfere del Piccolo Teatro alle note malinconiche delle canzoni della mala. La sua formazione artistica inizia proprio al Piccolo, sotto la guida illuminata di Giorgio Strehler. L'incontro con Strehler, come racconta Gianni Borgna nel suo libro Storia della canzone italiana, fu determinante per la sua carriera. Strehler non solo le impartì lezioni di recitazione, ma la introdusse anche al mondo del teatro impegnato e alla canzone popolare milanese. Fu lui a intuire il suo talento nel dare voce alle storie degli emarginati e dei personaggi della malavita, un repertorio che avrebbe segnato profondamente la sua identità artistica.

Le Canzoni della Mala: Un'Anima Milanese

Le "canzoni della mala" rappresentano un capitolo fondamentale nella carriera di Ornella Vanoni. Questi brani, spesso crudi e realistici, raccontano storie di criminalità, povertà e disillusione nella Milano del dopoguerra. Canzoni come "Ma mi", "Hanno ammazzato il Mario" e "Sentii come la vosa la sirena" divennero immediatamente popolari, grazie all'interpretazione intensa e commovente di Vanoni. La sua voce, capace di trasmettere sia la durezza che la fragilità dei personaggi, diede nuova vita a queste storie, elevandole a vere e proprie opere d'arte. Come sottolinea Mario Luzzatto Fegiz nel suo Dizionario del Pop Rock, l'interpretazione di Vanoni di queste canzoni non era mera esecuzione, ma una vera e propria immedesimazione nei personaggi, che le conferiva un'autenticità unica.

Brera e il Blue Note: Un Omaggio alla Città

La Milano di Ornella Vanoni non è solo quella del Piccolo e delle canzoni della mala, ma anche quella dei suoi quartieri storici. Brera, con le sue vie strette e i suoi atelier d'artista, ha sempre rappresentato un luogo speciale per la cantante. Si dice che abbia vissuto in una casa nel cuore di Brera, un rifugio dove trovare ispirazione e tranquillità. Il Blue Note, celebre jazz club milanese, ha spesso ospitato Ornella Vanoni, offrendole un palcoscenico intimo e raffinato per esprimere la sua arte. Le sue esibizioni al Blue Note sono state spesso concepite come un omaggio alla città, un modo per celebrare il suo legame con Milano attraverso la musica.

Un'Eredità di Eleganza e Ironia

Ornella Vanoni ha incarnato un'eleganza e un'ironia tipicamente milanesi. La sua capacità di affrontare la vita con leggerezza e autoironia, unita a una profonda sensibilità, l'hanno resa una figura amata e rispettata. La sua voce, inconfondibile e carica di emozione, continua a risuonare nelle orecchie di chi l'ha amata, ricordando a tutti la sua straordinaria capacità di interpretare la vita attraverso la musica. Il suo contributo alla cultura milanese è inestimabile, e il suo ricordo rimarrà vivo nel cuore di chi ha avuto la fortuna di ascoltarla. La sua storia, intrecciata con quella di Milano, è un esempio di come l'arte possa celebrare e raccontare l'anima di una città.

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