L'ex presidente Donald Trump ha più volte affermato di poter risolvere il conflitto in Ucraina "in 24 ore". Sebbene non abbia mai divulgato un piano dettagliato in 28 punti, le sue dichiarazioni e i suoi commenti pubblici offrono uno spaccato delle sue possibili strategie, che si basano su un approccio transazionale e sulla leva della pressione sia su Russia che su Ucraina.
La Diplomazia del "Fare un Affare"
L'approccio di Trump alla politica estera è notoriamente basato sulla negoziazione diretta e personale. La sua strategia per l'Ucraina, come si evince dalle sue dichiarazioni, ruota attorno all'idea di forzare entrambe le parti al tavolo dei negoziati. Questo implicherebbe, presumibilmente, l'utilizzo di incentivi e disincentivi economici e militari per spingere sia Vladimir Putin che Volodymyr Zelensky a trovare un compromesso. Trump ha spesso criticato l'entità degli aiuti americani all'Ucraina, suggerendo che potrebbe usarli come leva per ottenere concessioni da Zelensky. Allo stesso tempo, ha espresso ammirazione per Putin, il che solleva interrogativi sulla sua imparzialità e sulla sua capacità di agire come mediatore neutrale. Secondo Fiona Hill, ex consigliera per la Russia del Consiglio di Sicurezza Nazionale, "Trump vede i conflitti internazionali come transazioni commerciali, dove si tratta di trovare un accordo che vada bene a entrambe le parti, a prescindere dalle implicazioni morali o strategiche".
Pressioni Economiche e Militari
Un elemento chiave del presunto piano di Trump sarebbe l'utilizzo di pressioni economiche. Potrebbe minacciare ulteriori sanzioni contro la Russia se non si siede al tavolo dei negoziati, ma allo stesso tempo potrebbe anche ridurre o sospendere gli aiuti militari all'Ucraina, costringendo Zelensky a fare concessioni territoriali o politiche. Questa strategia, tuttavia, presenta dei rischi significativi. Ridurre il sostegno all'Ucraina potrebbe incoraggiare Putin a intensificare la sua offensiva, portando a una maggiore instabilità e sofferenza umana. Inoltre, minare la credibilità degli impegni americani potrebbe danneggiare le alleanze degli Stati Uniti in tutto il mondo. Richard Haass, presidente emerito del Council on Foreign Relations, ha sottolineato che "la credibilità americana è fondamentale per mantenere la pace e la stabilità globale. Un approccio transazionale che sacrifica i principi per un guadagno a breve termine potrebbe avere conseguenze disastrose a lungo termine".
Il Ruolo degli Alleati Europei
Un aspetto spesso trascurato nelle discussioni sul piano di Trump è il ruolo degli alleati europei. Sebbene Trump abbia spesso criticato i partner europei per non aver contribuito abbastanza alla difesa, la loro cooperazione sarebbe essenziale per qualsiasi soluzione sostenibile al conflitto in Ucraina. Un piano di pace imposto unilateralmente dagli Stati Uniti, senza il sostegno dell'Unione Europea, avrebbe poche possibilità di successo. L'UE è il principale partner commerciale dell'Ucraina e ha un interesse vitale nella sua stabilità e prosperità. Pertanto, qualsiasi accordo di pace dovrebbe tenere conto delle preoccupazioni e degli interessi europei.
Critiche e Scetticismo
Nonostante le affermazioni di Trump, molti esperti di politica estera esprimono scetticismo sulla sua capacità di risolvere il conflitto in Ucraina in modo rapido ed efficace. Le critiche si concentrano sulla sua mancanza di esperienza diplomatica, sulla sua tendenza a prendere decisioni impulsive e sulla sua ammirazione per Putin. C'è anche preoccupazione che il suo approccio transazionale possa portare a un accordo che sacrifichi gli interessi dell'Ucraina e rafforzi la posizione della Russia. La complessità del conflitto, con le sue radici storiche e le implicazioni geopolitiche, richiede una strategia più sofisticata e ponderata di quella che Trump sembra offrire.
