Addio a Tomonobu Itagaki, maestro dei videogiochi d’azione

Pubblicato: 16/10/2025, 12:06:515 min
Scritto da
Redazione
Categoria: News
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Addio a Tomonobu Itagaki, maestro dei videogiochi d’azione

Un gigante del videogioco lascia la scena

Nella notte tra il 15 e il 16 ottobre 2025, il mondo dei videogiochi ha perso uno dei suoi nomi più iconici: Tomonobu Itagaki, creatore delle serie Dead or Alive e autore del rilancio di Ninja Gaiden, si è spento all’età di 58 anni. La notizia, confermata da un messaggio pubblicato postumo sui suoi profili social da una persona a lui vicina, ha lasciato sgomenti sia i fan che gli addetti ai lavori. “La fiamma della mia vita sta per spegnersi”, scriveva Itagaki nelle sue ultime parole, consegnando un testamento di sincerità e orgoglio professionale. “Sono fiero di aver combattuto fino alla fine, seguendo le mie convinzioni. Non ho rimpianti, ma mi dispiace non aver potuto portare a termine nuovi progetti per i miei fan”. Un messaggio che ha fatto il giro del mondo, toccando il cuore di chi lo conosceva e ammirava il suo lavoro.

Una carriera di battaglie e innovazione

Nato a Tokyo il 1° aprile 1967, Itagaki si laureò alla prestigiosa Waseda University prima di entrare, nel 1992, in Tecmo, storica azienda giapponese. Qui, in pochi anni, si impose come una delle personalità più carismatiche e controverse dell’industria. Alla guida di Team Ninja, il dipartimento interno di Tecmo, Itagaki rivoluzionò il genere dell’azione con la serie Dead or Alive, divenuta famosa per il suo sistema di combattimento innovativo e la cura maniacale dei dettagli tecnici. Ma fu con il rilancio di Ninja Gaiden, nel 2004, che il nome di Itagaki divenne leggenda. Il titolo, apprezzato per la sua difficoltà e la fluidità dei movimenti, riportò in auge una saga che sembrava destinata all’oblio, diventando un punto di riferimento per gli appassionati del genere. La sua carriera, però, non fu priva di polemiche. Nel 2008, dopo sedici anni in azienda, Itagaki lasciò Tecmo in circostanze roventi, intentando una causa per mancato pagamento di bonus. Non si perse d’animo: insieme ad alcuni membri di Team Ninja fondò Valhalla Game Studios, con cui realizzò Devil’s Third, un progetto ambizioso e fuori dagli schemi. Nonostante le critiche miste, il gioco rimane un esempio del suo coraggio creativo. Dopo la chiusura di Valhalla nel 2021, Itagaki tornò sulla scena fondando Itagaki Games, con l’obiettivo di sviluppare nuove proprietà intellettuali per PC e console di ultima generazione.

Uno stile unico e il lascito artistico

Tomonobu Itagaki è stato un autore capace di imprimere una firma inconfondibile ai suoi lavori. La sua filosofia di design si basava su una ricerca costante del realismo nei movimenti, unita a una narrazione epica e a una difficoltà calibrata per premiare la maestria del giocatore. Dead or Alive, oltre a essere una pietra miliare dei picchiaduro, è ricordato per l’introduzione di un sistema di “contromosse” che influenzò generazioni di sviluppatori. Ninja Gaiden, invece, è diventato sinonimo di sfida e precisione, ponendo le basi per molti titoli action contemporanei. Itagaki non si limitava a dirigere: era un personaggio pubblico, noto per il suo carattere schietto e per le dichiarazioni spesso provocatorie. Questa personalità, unita a una visione artistica fuori dal comune, lo ha reso un punto di riferimento per chi cerca l’eccellenza nel game design. La sua scomparsa lascia un vuoto difficile da colmare, ma il suo contributo all’evoluzione dei videogiochi resta indelebile.

Le reazioni della comunità e i tributi

La notizia della morte di Itagaki ha generato un’ondata di commozione e rispetto in tutto il mondo. Sul suo profilo Facebook, il messaggio postumo è stato condiviso da migliaia di persone, tra fan e colleghi, che hanno espresso gratitudine per il suo lavoro e la sua integrità. James Mielke, co-fondatore di Tigertron e BitSummit, lo ha ricordato come “un vero fratello”, sottolineando il legame personale e professionale che li univa. Katsuhiro Harada, produttore di Tekken, ha espresso incredulità e dolore su X (ex Twitter), ricordando i momenti passati insieme e la promessa di un ultimo brindisi mai realizzato. Le testate internazionali, da Automaton a The Economic Times, hanno dedicato ampio spazio alla figura di Itagaki, riconoscendone il ruolo centrale nella storia dei videogiochi. I forum e i social network sono stati inondati di messaggi di cordoglio, con molti utenti che hanno condiviso aneddoti personali e ricordi delle ore passate davanti ai suoi titoli. Un tributo spontaneo che dimostra quanto il suo lavoro abbia influenzato non solo il mercato, ma anche la vita delle persone.

Il futuro di Itagaki Games e l’eredità culturale

Con la scomparsa di Itagaki, molti si chiedono quale sarà il destino di Itagaki Games, lo studio che aveva fondato nel 2021 per sviluppare nuovi progetti. Le informazioni disponibili indicano che l’azienda, dopo una fase di ristrutturazione e cambio di denominazione, era ancora attiva e impegnata nella creazione di nuovi giochi per PlayStation 5, Xbox Series e PC. Resta da vedere se il team riuscirà a portare a termine le visioni del suo fondatore, ma una cosa è certa: l’eredità di Itagaki va ben oltre i singoli titoli. La sua figura rappresenta un modello di indipendenza creativa e di coraggio nell’affrontare le sfide del mercato. Itagaki ha dimostrato che è possibile innovare anche in un’industria sempre più standardizzata, mantenendo intatta la propria identità artistica. Per i giovani sviluppatori, il suo esempio resta una fonte di ispirazione: la determinazione nel perseguire le proprie idee, anche a costo di scontrarsi con le grandi corporation, è una lezione che vale più di qualsiasi manuale. La morte di Tomonobu Itagaki segna la fine di un’epoca, ma il suo spirito sopravvive nei videogiochi che ha creato e nelle persone che li hanno amati. Le sue storie, i suoi personaggi, le sue sfide continueranno a vivere sugli schermi di milioni di giocatori in tutto il mondo. Un addio difficile da accettare, ma che ci ricorda quanto il talento e la passione possano lasciare un segno indelebile nella cultura popolare.

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